Cultura

Rinascimento italiano per Gli scout d’europa

Giovani. Estate 2006, in vista dell’appuntamento fiorentino

di Antonietta Nembri

Dall?estremo confine occidentale dell?Europa al centro del Mediterraneo. È il percorso intrapreso dal Roverway, evento scout europeo che viene organizzato dalle associazioni Worm – World Organization of the Scout Movement e Waggs – World Association of Girl Guides and Girl Scouts a livello internazionale e in Italia dalla Fis – Federazione italiana dello scoutismo che riunisce Agesci e Cngei. La prima edizione, nel 2003, è stata ospitata in Portogallo. Quest?estate è la volta dell?Italia: dal 6 al 14 agosto, 5mila giovani europei tra i 16 e i 22 anni – e tra loro anche ragazzi provenienti da Turchia e Israele – saranno nel nostro paese per partecipare all?iniziativa che ha scelto come slogan «Dare to share», ossia «Osare la condivisione».

A fare da filo conduttore delle routes regionali e dell?incontro finale a Loppiano (a 30 chilometri da Firenze) sarà il Rinascimento fiorentino. Ma, precisano gli organizzatori, «guarderemo al Rinascimento come momento di splendore in tutta Europa», un periodo storico in cui viene re-interpretata la classicità e l?identità, in cui furono condivise le conoscenze, una nuova concezione dell?uomo, dell?arte e della scienza. «Oggi la cultura, la visione dell?uomo sono settorializzate, parcellizzate, le scienze sono divise tra loro, l?uomo è diviso in se stesso, la morale è divisa dalla legge, la coscienza dalla prassi. Il Rinascimento non è visto come una memoria nostalgica, ma come spunto per parlare dell?oggi». E attuale è il riferimento all?Europa. «Crediamo fermamente che il futuro dell?Europa si potrà costruire solo appassionando, in modo non teorico, i giovani a questo progetto. Il Roverway è una vera miniera educativa, è un?occasione di incontro, condivisione, crescita e impegno», spiega Laura Galimberti dell?Agesci, capo progetto del Roverway. Con questo spirito sarà anche organizzata una mostra fotografica dedicata alla festa dell?Europa del 9 maggio prossimo.

Questa iniziativa vuole favorire «una scoperta della propria identità e un?incursione in quella degli altri. Perché», come osserva la Galimberti, « se temi quali ambiente, politica, cultura e scienza sono in crisi, attraverso l?esperienza del Roverway ricostruiamo il nostro tempo partendo dall?uomo. Una scoperta delle prospettive che si aprono davanti a noi: la bellezza della natura e dell?arte, ma anche dell?impegno e del servizio. Una strada verso la felicità che è fiducia nell?uomo e rifiuto della rassegnazione, della frammentarietà, della paura».

Quella che si realizzerà nelle 100 routes che, dalle Alpi alla Sicilia, precederanno il campo di Loppiano è una proposta educativa fatta di percorsi ambientali, storici, artistici, politico-sociali e tecnologici. Tra i giovani europei, 1.400 saranno i rover e le scolte italiani. Ci sono ancora pochi giorni per iscriversi e da febbraio le diverse comunità potranno iniziare a conoscersi online.

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