Non profit

Sono in Italia e in Svezia le regine europee dei patrimoni

I due paesi in vetta alla classifica dei capitali posseduti. Nel nostro paese la parte del leone la fanno le fondazioni di origine bancaria, che pesano per oltre 40 miliardi

di Redazione

In Europa, l?universo delle fondazioni si presenta assai complesso e articolato. Accanto a modelli country specific di fondazione, è possibile individuare una realtà dalle molteplici sfaccettature anche all?interno dei singoli paesi dove, sotto il nome di fondazione, convivono realtà alquanto diverse quanto a genesi, quadro normativo di riferimento, modalità operative, modelli organizzativi, ambiti di attività e fonti di finanziamento. Una varietà che testimonia peraltro la vitalità di questi attori del privato sociale, che in molti paesi partecipano da tempo attivamente alla produzione e all?erogazione di un ampia gamma di servizi di welfare, specie nell?ambito dei servizi di pubblica utilità alla persona. L?articolazione del settore è in primo luogo testimoniata dalla diversità relativa alla consistenza numerica del settore che, in prima approssimazione, può essere assunta come indicativa del grado di sviluppo delle fondazioni nei diversi contesti nazionali. Accanto a paesi in cui la presenza delle fondazioni è molto marcata come la Danimarca, dove si contano circa 14mila fondazioni di pubblica utilità, la Svezia (11.500), la Germania (oltre 10mila) e la Gran Bretagna (circa 8.800), se ne registrano altri in cui il settore è fortemente sottodimensionato, seppure in rapida crescita nell?ultimo decennio: è il caso dell?Irlanda, che conta oggi solo 30 fondazioni, del Belgio (310), della Grecia (500), del Portogallo (oltre 600), ma anche della Francia dove le fondazioni censite sono circa 2mila. Il dato dimensionale deve essere tuttavia anche interpretato in ragione del patrimonio gestito dalle fondazioni e dal grado di concentrazione del settore. In questa prospettiva, è possibile classificare i paesi dell?Unione europea a 15 in quattro principali classi dimensionali: – paesi con un settore fondativo di piccola dimensione: Austria, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda e Lussemburgo; – paesi con un settore fondativo di dimensione medio-piccola: Portogallo e la Spagna; – paesi con un settore fondativo di dimensione medio-grande: Gran Bretagna, Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi e Norvegia; – paesi con un settore fondativo di grande dimensione: Italia e Svezia. La classificazione dell?Italia nell?ultima classe dimensionale dipende non tanto dalla dimensione numerica del settore in termini assoluti (sono circa 3.300 le fondazioni oggi stimate), quanto piuttosto dalla presenza delle fondazioni di origine bancaria che, sebbene numericamente inferiori al centinaio (88), dispongono di un patrimonio complessivo, che a fine 2003 ammontava a oltre 40 miliardi, che le pone ai vertici della classifica mondiale in termini di patrimonializzazione, per metà concentrato nelle prime cinque fondazioni (Fondazione Cariplo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino). (1- Continua) di Roberta Pezzetti, docente di economia e gestione delle imprese a Pavia

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