Welfare

Aviaria: Anmvi, subito il centro di controllo

Prevsito da una legge doveva entrare aregime a novembre. La denuncia dell'associazione nazionale medici veterinari

di Carmen Morrone

” Aspettiamo il Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali previsto dalla legge approvata dal Parlamento a novembre dell’anno scorso per contrastare l’influenza aviare”. Il Presidente dell’ANMVI ( Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) Carlo Scotti sollecita la piena attuazione della legge con cui sono state adottate dal nostro Paese misure urgenti di lotta al virus dei polli, la quale prevede l’istituzione di un Centro che definisce e programma gli obiettivi e le strategie di controllo e di eradicazione di tutte le malattie animali. Questo Centro – prosegue Scotti- sarà il corrispondente del Centro di Controllo delle Malattie già istituito per l’Uomo. La sanità animale deve avvalersi di strutture permanentemente preposte alla prevenzione, esattamente come avviene per la sanità umana. E questo Centro deve coinvolgere tutti i veterinari italiani, anche quelli privati che fanno da sentinella negli allevamenti di tutta Italia”. “I fatti della Turchia – aggiunge il Presidente dell’ANMVI- giustificano la tempestiva creazione di una Unità di Crisi per fare fronte all’eventuale insorgenza in Italia di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità, ma riteniamo che il nostro Paese non sia in stato di emergenza e che le misure adottate dal Ministero della Salute e attuate dai veterinari italiani vadano intese come misure di carattere preventivo. Il nostro è un Paese che da anni tiene sotto controllo la cosiddetta influenza dei polli, senza che sia mai diventata un problema per l’uomo e per la sicurezza dei suoi alimenti”. Secondo il Presidente dell’ANMVI, “il salto di qualità delle misure adottate dal Ministro Storace è rappresentato dal consolidamento della veterinaria nelle Istituzioni, dal potenziamento degli organici veterinari, sia centrali che periferici, e dalla creazione di nuovi organismi strutturalmente e permanentemente preposti all’innalzamento degli standard di sanità animale e di sanità pubblica veterinaria. A questo – conclude Scotti- corrisponda un salto di pari altezza nell’Informazione, troppe volte non confortata da autorevolezza e competenza delle fonti. Insomma, che di veterinaria parlino i veterinari “.


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