Mondo

Haiti: escalation di violenze in attesa delle elezioni

Sotto accusa i caschi blu dell'Onu, che non avrebbero la capacità - nè la volontà - di mantenere l'ordine.

di Chiara Brusini

”La Missione multinazionale dell’Onu ad Haiti (Minustah) non sa garantire la sicurezza”. L’accusa viene dall’arcivescovo di Cap-Haitien, monsignor Hubert Constant, che imputa ai caschi blu la responsabilita’ dell’escalation di caos e violenza che si vive nell’isola. L’escalation di violenza registrata sull’isola negli ultimi due anni ha gia’ fatto 1.600 morti e piu’ di 4.000 feriti. Il 7 febbraio si svolgeranno, dopo quattro rinvii da novembre, le elezioni presidenziali e legislative, le prime dopo la destituzione dell’ex presidente Jean-Bertrand Artistide nel febbraio del 2004. ”Quelli della Minustah hanno detto che vogliono stare qui per dieci anni. Ma stanno comprando terreni e costruendo case. In realta’ si vogliono stabilire per un periodo ancora piu’ lungo”, ha aggiunto monsignor Consant. Non e’ la prima volta che la Minustah e’ sotto tiro. Gia’ nel settembre del 2004 il primo ministro del governo provvisorio haitiano, Gerard Latortue, aveva criticato i caschi blu, accusandoli di non intervenire militarmente contro le bande armate. ”E’ impossibile prevenire sequestri e omicidi se non si usano armi e munizioni”, aveva detto allora Latortue, lamentandosi con il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Secondo il capo della missione di stabilizzazione dell’Onu ad Haiti, il cileno Juan Gabriel Valdes, contro la forza di pace e’ in corso ”una campagna di odio e di menzogne”. ”Il tentativo e’ di screditare la Minustah, l’Onu e la comunita’ internazionale” ha detto Valdes. La forza Onu ad Haiti e’ ancora in attesa della nomina di un nuovo responsabile che dovra’ sostituire il generale brasiliano Urano Bacellar, trovato morto con un colpo alla testa la settimana scorsa nella sua stanza d’albergo. L’autopsia effettuata in un istituto medico legale brasiliano conferma l’ipotesi del suicidio che inizialmente aveva destato molte perplessita’ tra diplomatici e militari presenti sull’isola. Intanto l’intenzione del governo Lula di mantenere il comando della Minustah al Brasile ha ricevuto l’appoggio del segretario di Stato americano per l’America latina, Thomas Shannon, in visita in Brasile. ”Mi piacerebbe vedere il Brasile confermato alla guida della Minustah”, ha detto Shannon dopo aver incontrato il ministro degli Esteri del governo Lula, Celso Amorim. Secondo la ‘Folha de Sao Paolo’, il successore di Urano Bacellar proposto dal governo brasiliano al Segretario generale dell’Onu, a cui spetta la scelta, sarebbe il generale Jose’ Elito Siqueira. A contendere al Brasile la guida della Minustah (9.400 uomini fra militari e polizia) ci sarebbe la Giordania, i cui caschi blu impegnati nella missione sono piu’ numerosi di quelli brasiliani.


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