Mondo

Sharon migliora e sorprende anche i medici

Ma per valutare l'estensione del danno al cervello ci vorranno dei mesi.

di Chiara Brusini

La velocita’ del recupero del primo ministro israeliano Ariel Sharon sta stupendo i medici che lo hanno in cura all’ospedale Hadassah. Lo afferma il capo neurochirurgo che sta seguendo il suo decorso post-operatorio. ”E’ una persona molto forte. Se qualcuno mi avesse detto una settimana fa che sarebbe successo questo non gli avrei creduto”, ha affermato Felix Umansky, neurochirurgo israeliano di origine argentina che ha operato Sharon. Umansky ha detto che Sharon, il quale sta gradualmente uscendo dal coma indotto, gia’ muove ”i suoi quattro arti” e sta mostrando una forte risposta alle piu’ lievi stimolazioni. ”Il processo e’ molto lento e deve essere ben controllato. Nessuno che sia vicino a riacquisire coscienza ha piacere a sentire di avere un tubo vicino alla trachea o al fatto di essere immobilizzato”, ha continuato Umansky. ”Questo processo fa aumentare la pressione del sangue ed e’ importante che si svolga lentamente”. Tuttavia, la piena valutazione del livello dei danni al cervello del premier israeliano richiederà molto tempo. ”Siamo ancora molto lontani dal poter valutare l’estensione del danno”, ha detto Umansky. ”Potrebbero volerci settimane – ha aggiunto – e persino mesi”. Il neurochirurgo ha inoltre detto che non e’ possibile predire se Sharon, 77 anni, potra’ riprendersi completamente, dato che in alcuni casi c’e’ il ritorno alla ”piena normalita”’, ma in altri non e’ cosi’. Umansky ha affermato, ad esempio, che il premier, il quale ha finora risposto alla stimolazione con il movimento degli arti, non ha invece risposto alla stimolazione verbale.


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