Politica

Veneto, fondi per progetti solidali

Enti locali. Criteri e modalità di presentazione delle domande e per l’erogazione dei contributi regionali alle organizzazioni del volontariato

di Redazione

Regione Veneto. Circolare n.10 del 10 giugno 1997; approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 1680 del 6 maggio 1997. Criteri e modalità di presentazione delle domande e per l?erogazione dei contributi regionali alle organizzazioni del volontariato. Entro il 15 settembre 1997, le organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale possono presentare le domande per ottenere dalla regione i contributi sui progetti di solidarietà realizzati dal 1 settembre 1996 al 31 agosto 97. Hanno diritto al contributo sia i progetti già conclusi che quelli in via di ultimazione, previa presentazione di tutta la documentazione relativa alla iniziativa e alle spese sostenute fino al momento della presentazione della domanda. Otterranno la ?promozione? della Giunta tutte quelle associazioni che hanno portato avanti progetti validi e ben articolati nei vari settori dell?impegno sociale: i servizi alla persona (reinserimento sociale, sostegno alla famiglia, aiuto nelle situazioni di disagio psicofisico), i servizi socio-sanitari (interventi a sostegno della prevenzione, cura e riabilitazione dei disabili), servizi alla collettività tra cui gli interventi per la tutela dell?ambiente e dei beni culturali (la valorizzazione del patrimonio archeologico, la cura e manutenzione dei documenti, la salvaguardia della flora e fauna naturali), l?attività di soccorso e protezione civile (trasporto di malati, pronto soccorso, pronto intervento in caso di calamità). Le domande vanno presentate entro il 15 settembre (fa fede la data del timbro postale) al Dirigente del Dipartimento per i servizi sociali- Ufficio volontariato – Corte Lucatelli, San Marco 3488 – 30124 Venezia. Handicap, la legge non va Regione Friuli Venezia Giulia. Interpellanza sulla mancata applicazione della legge n. 41 del 1996 sull?handicap. 23 giugno 1997. A otto mesi dall?entrata in vigore della legge sull?handicap (che prevedeva interventi per l?assistenza e per favorire l?inserimento sociale dei disabili), la sua applicazione appare ancora lontana. La denuncia arriva dal consigliere regionale Roberto Antonaz, di Rifondazione comunista, che rileva come nella provincia di Udine la norma non è ancora stata attuata; nella Bassa friulana, dove è prevalsa l?ipotesi di creare un consorzio, non sono ancora state chiarite le modalità per la sua costituzione. Ma secondo il consigliere la situazione non è delle migliori neppure nelle zone in cui sono sorti i primi servizi. Infatti il Sil (servizio di inserimento lavorativo), è affidato a personale precario, mentre in altre cooperative della zona di Udine gli appalti vengono rinnovati di due mesi in due mesi, il che comporta una dequalificazione del servizio dovuta alla mancata continuità del lavoro dei dipendenti. Numerose difficoltà sono state riscontrate anche a Trieste, a Gorizia e a Pordenone, dove il personale sanitario non risulta ancora inquadrato, dal punto di vista contrattuale, per il lavoro che svolge. Le associazioni inadempienti, come evidenzia Antonaz, di fronte a questa evidente situazione di precarietà e di incertezza, possono accampare il pretesto che non è stata mai emanata dalla regione una direttiva sulle modalità di assegnazione del personale. Il consigliere sollecita la Giunta regionale a prendere provvedimenti precisi in questa direzione. Un miliardo per gli immigrati Regione Piemonte. Delibera di Giunta n. 198/20177 del 16 giungo 1997. Stanziamento di un miliardo per interventi a favore di extracomunitari. La Giunta regionale ha proposto lo stanziamento di un miliardo di lire per il 1997 per interventi a favore degli immigrati extracomunitari. La proposta, che dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale, è stata presentata dall?assessore all?Assistenza Giuseppe Goglio, e ha come obiettivo principale quello di individuare le priorità e di intervenire nelle situazioni più spinose, garantendo una sorta di supplenza del ruolo dello Stato. Il provvedimento prevede in primo luogo interventi per il reinserimento degli immigrati nei rispettivi Paesi d?origine, mediante convenzioni con Enti locali ed organizzazioni private in grado di fornire orientamento e consulenza. Prevede inoltre, per gli extracomunitari che restano in Italia, la costituzione di un sistema informativo, e l?inserimento scolastico degli alunni stranieri. Banca etica, quote commerciali Comune di Bologna. Il Consiglio comunale acquista quote della Banca etica. Anche il Comune di Bologna è entrato tra gli azionisti della Banca etica. Il 3 luglio scorso il Consiglio comunale ha approvato la delibera che prevede l?acquisto, da parte dell?amministrazione comunale, di quote associative pari a 5 milioni di lire. Il provvedimento è stato approvato ad ampia maggioranza. a cura di Alba Arcuri


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