Mondo

In Iraq? “Nessun piano d’intervento umanitario”

Lo dice l'ambasciatore Usa presso la Fao, il World Food Programme e l'Ifad

di Paolo Manzo

”In questo momento non c’è un piano di intervento umanitario in Iraq, perché non c’è nessuna guerra, non è stata presa una decisione, e, si spera, sarà evitata”. Risponde così ai giornalisti Tony Hall, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Fao, il World Food Programme e l’Ifad, appena arrivato a Roma, e già in procinto di partire per lo Zimbabwe, la prima delle sue missioni nei paesi colpiti dalla fame e dalla povertà con cui intende assolvere il compito affidatogli dal presidente Bush di ”mostrare al mondo che l’America è un paese compassionevole ed ha a cuore il problema della fame nel mondo”. ”Sono ambasciatore per le questioni umanitarie, non mi occupo di relazioni fra paesi, non voglio fare l’ambasciatore politico, ma voglio fare tutto quello che posso per occuparmi della gente che ha fame” si schernisce Tony Hall, deputato democratico al Congresso per 20 anni spesi soprattutto su progetti umanitari, che gli hanno fatto avere tre nomination al Nobel per la Pace. Sulla questione dell’Iraq, si limita a dire, ”il presidente Bush è sulla strada giusta, lo ha ripetuto tante volte che non sta lasciando fuori l’opzione della guerra, ma non ha ancora deciso”. Ma – ripete Hall che due anni fa è stato in missione umanitaria a Baghdad dove ha visto come ”Saddam Hussein siede su una montagna di denaro e non fa nulla per alleviare le sofferenze della sua gente”- gli americani aiutano e continueranno ad aiutare, attraverso i programmi delle agenzie dell’Onu, il popolo iracheno. Ed ai giornalisti Hall ricorda che ”il 50 per cento degli aiuti che arrivano alle popolazioni che soffrono arriva dal nostro paese, e noi ne siamo orgogliosi”.


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