Famiglia

More uxorio? Non importa

Diritto. Famiglia di fatto e diritti dei minori battono la legge sull’immigrazione

di Redazione

Famiglia di fatto e diritti dei minori battono la legge sull?immigrazione. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nei giorni scorsi, esaminado il caso particolare di un?immigrata bulgara che vive in Friuli. La donna, Eva Vladimorova, convive con un altro cittadino extracomunitario e si è vista negare il rinnovo del permesso di soggiorno – e quindi candidare all?espulsione – perché non coniugata con il suo compagno, che è poi il padre della sua bambina di pochi anni. Niente matrimonio, niente diritto al ricongiungimento con la figlia, le hanno spiegato alcuni zelanti questurini, la convivenza ?more uxorio? non conta. Piuttosto che fare le valigie, Eva ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo del Friuli, i cui giudici hanno manifestato seri dubbi sulla costituzionalità della norma, ponendo un quesito alla Consulta. La Corte Costituzionale (giudice Valerio Onida, sentenza n.203) ha infine dato ragione alla giovane cittadina bulgara: la legge sull?immigrazione è anticostituzionale in quanto consente il ricongiungimento solo ai figli di coniugati. I diritti del minore (a vivere con i propri genitori) e quelli dei genitori (a educare, mantere e istruire il figlio) vengono prima, ha sentenziato la Consulta. More uxorio o meno.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.