Cultura

“Mai più con il Coni Ecco la nostra riforma”

Riprende il dialogo interrotto qualche mese fa.I leader degli enti di promozione chiedono più autonomia per lo sport sociale e di base. Con un organismo di autogoverno

di Pasquale Coccia

Finalmente, dopo le polemiche e l e dichiarazioni di guerra, il dialogo è ricominciato. A metà della scorsa settimana, infatti, il ministro dei Beni culturali Giovanna Melandri, che ha la delega allo Sport, ha incontrato i principali enti che rappresentano il vasto tessuto dell?associazionismo sportivo italiano. Nicola Porro, presidente dell?Unione italiana sport per tutti (Uisp), Donato Mosella del Centro sportivo italiano (Csi) e vincenzo Menna dell?Unione sportiva Acli, hanno potuto così chiarire i problemi dello sport per tutti e in particolare lo stato delle organizzazioni impegnate nella promozione dello sport sociale. E offrire al ministro anche qualche suggerimento per la riforma dell?ente che gestisce e decide le sorti dello sport italiano. Riforma che dovrà dare un giusto riconoscimento al peso sociale dello sport per tutti, e sancirà, una volta per tutte, una netta separazione dello sport agonistico da quello promosso dagli enti di base (attualmente entrambi sono sotto il controllo legislativo ed economico del Coni).Tutto questo, hanno ricordato i responsabili dell?associazionismo sportivo, non può prescindere dall?istituzione di un organismo nazionale di autogoverno dello sport sociale e dalla necessità di fissare i criteri che regolino i compiti, i finanziamenti e i controlli sulle attività realmente promosse. Una vera riforma del Coni, hanno rilevato i rappresentanti del Csi, Uisp, e Us Acli al ministro Melandri, non può essere disgiunta dalla riforma dello sport sociale, altrimenti si corre il rischio che lo sport per tutti diventi oggetto di spartizione nell?ambito del riequilibrio dei poteri, prevista dalla legge Bassanini, che il ministro intende applicare come primo passo della riforma.
Positivi, dopo questo primo contatto, i commenti di Porro, Mosella e Menna che hanno però sollecitato il ministro a convocare la Conferenza nazionale dello sport prima dell?estate, per consentire al variegato arcipelago dell?associazionismo sportivo italiano di contribuire al dibattito e alle proposte di riforma dello sport per tutti.

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