Formazione

Comunicare il dolore, un corso

La Casa della Carità organizza un corso sulla comunicazione del dolore e della marginalità

di Sara De Carli

Partirà il prossimo 17 gennaio alla Casa della Carità un corso sul “Comunicare il dolore”, rivolto a operatori della comunicazione, insegnanti, responsabili di comunità. Il corso affronta il modo in cui i media rappresentano – o escludono dall’ambito della visibilità – tutto ciò che angoscia, spaventa, infastidisce in quanto introduce uno scarto rispetto al modello di felicità, autorealizzazione, benessere e controllo dominante nella cultura contemporanea: dal dolore nelle sue diverse declinazioni (la malattia, la violazione della dignità e dell’integrità corporea, la violenza, la guerra e le sue conseguenze sulle persone), alla marginalità ed esclusione sociale, fino all’impotenza di fronte alle catastrofi naturali. Lo scopo del corso è affrontare il tema della comunicazione del dolore sottraendola all’alternativa dominante nelle pratiche attuali, polarizzate tra gli opposti atteggiamenti della rimozione e della spettacolarizzazione. In quest’ottica sarà proposta una duplice modalità didattica, una decostruttiva, l’altra progettuale. La prima mira a demistificare tanto i meccanismi di invisibilizzazione che quelli di spettacolarizzazione che i media applicano alla rappresentazione del dolore, attraverso l’analisi critica di una serie di esempi. La seconda punta a elaborare delle linee guida per una rappresentazione del dolore che, senza tradire la dimensione informativa e comunicativa, non cada nelle modalità pericolosamente banalizzanti ed esclusivamente emozionali cui i media ci hanno abituati. Durante il corso sarà anche sperimentato, in forma di laboratorio, uno sforzo di scrittura che esprima un diverso modo di rappresentare e comunicare il dolore. Gli incontri saranno tutti al martedì, dalle 18.30 alle 21.30 e avranno luogo nell’auditorium della Fondazione Casa della carità (via Brambilla 8-10, Milano). Programma del corso Il corso è articolato in due moduli di sei incontri ciascuno. I modulo I primi quattro incontri del primo modulo sono relativi alla dimensione fondativa del corso e affrontano la questione tanto del dolore quanto della comunicazione, a partire da punti di vista disciplinari diversi: antropologico, teologico, pedagogico, politico. I due incontri successivi sono finalizzati all’acquisizione di strumenti per l’analisi critica delle rappresentazioni mediali e si svolgono in forma di laboratorio. 17 gennaio: Il dolore in una prospettiva filosofico-antropologica con S. Natoli 24 gennaio: Il dolore nella prospettiva teologica: uno sguardo interreligioso con P. Squeri 31 gennaio: ‘Immaginare’ la sofferenza: una prospettiva educativa con M. Santerini 7 febbraio: ?La comunicazione del dolore attraverso i media: problemi ed esempi? con Gad Lerner, giornalista e conduttore tv 14 febbraio: ?L’autorappresentazione della marginalità? Incontro con Paolo Brivio, direttore di Scarp de’tenis e con un venditore del giornale 21 febbraio: ?Quando il dolore è poco notiziabile? Incontro con Mariano Benni, direttore di Misna, e con un giornalista della stessa agenzia II modulo Il secondo modulo, di natura laboratoriale e progettuale, si sviluppa in 6 incontri e prevede la partecipazione attiva, attraverso esercizi di scrittura o altri linguaggi della rappresentazione, dei partecipanti al corso, nonché la proposta, discussione e stesura di linee-guida per la rappresentazione e comunicazione del dolore a partire dalle testimonianze ascoltate e dal lavoro di analisi svolto. 28 marzo:?Quando il dolore è troppo vicino: Milano e il caso Rom Incontro con due caporedattori de la Repubblica e de Il Giornale, modera Gad Lerner 4 aprile: Sensibilizzare al dolore: il caso di Pubblicità Progresso. Incontro con un operatore 11 aprile: La fotografia come strumento di rappresentazione del dolore Incontro con Livio Senegalliesi e il Laboratorio sulla rappresentazione fotografica 18 aprile: L’audiovosivo come strumento di rappresentazione, tra documentario e cinema Incontro con Nevina Satta e il Laboratorio sull’epistemologia dello sguardo 2 maggio: Il linguaggio giornalistico come strumento di rappresentazione del dolore Incontro con Giorgio Acquaviva e il Laboratorio di scrittura sul caso Vernicino. 9 maggio: La buona prassi della comunicazione del dolore Proposta e discussione di linee guida Informazioni e iscrizioni Fondazione Casa della Carità A. Abriani ONLUS via Laghetto 2 20100 Milano accademia@casadellacarita.org


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