Baby-sboom, inizia il dibattito. Dopo anni di disinteresse, la crescita zero del nostro Paese è improvvisamente balzata al centro della discussione. Merito dell?allarme lanciato da Prodi sulle colonne del ?Corriere della Sera?? Fatto sta che il tema della denatalità è approdato addiritura sulle pagine di una delle più sofisticate riviste della sinistra italiana, ?Reset?. Nel numero in edicola, il giornale, accantonate per una volta le forbite analisi politico-istituzionali, affronta con decisione la questione demografica europea e occidentale in genere. In quattro saggi e quattordici pagine dal titolo eloquente: ?Baby-crack?. Ancora più esplicito il sottotitolo: ?L?Occidente ricco smette di fare figli e rischia la crisi economica?.
In fatto di sviluppo umano, ?Reset? vede decisamente nero: ?I fatti hanno contraddetto l?ipotesi più accreditata secondo cui la denatalità avrebbe prodotto effetti benefici nel sovraffollamento del mercato del lavoro?. Fra gli esiti nefasti della denatalità, ?uno squilibrio nel rapporto numerico fra potenziali persone anziane-pensionate e potenziali adulti in età lavorativa in grado di versare contributi previdenziali?. E infine, osserva il mensile, ?anche le multinazionali non investono più in aree a declino demografico?.
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