Cultura
80 ettari di bosco risparmiati dal cedolino on-line
La busta paga non più cartacea è la novità 2006 nella pubblica istruzione
Si risparmieranno almeno 10 milioni di ? l’anno eliminando oltre 500 tonnellate di carta, più di 7 mila alberi, l’equivalente di 80 ettari di bosco.
L’adozione del cedolino stipendio on-line, anziché su carta, nel solo mondo della pubblica istruzione italiana fa risparmiare ogni anno oltre 500 tonnellate di carta, ossia più di 7 mila alberi, l’equivalente di 80 ettari di bosco, vale a dire l’estensione di tutta Villa Borghese a Roma.
Tradotto in soldi, l’economia realizzata è di oltre 10 milioni di ? l’anno.
È questo il risultato dell’avvio dell’informatizzazione della consegna telematica dei dati relativi allo stipendio al Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del più vasto processo di graduale eliminazione dei cedolini cartacei, promosso dal ministro Lucio Stanca e previsto dalla legge finanziaria 2005 per tutti i dipendenti dell’amministrazione Statale.
“Anche in questo caso la Pubblica amministrazione fa da battistrada ed è di esempio pure per le imprese private nell’adottare l’innovazione di processo mediante le tecnologie digitali”, ha commentato il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che ha poi ricordato che “con il procedimento tradizionale ogni ufficio cassa mensilmente deve imbustare i fogli a ricalco su carta chimica e, poi, ciascun dipendente deve recarsi a ritirare la busta con la distinta dello stipendio. Con il processo digitale, invece, oltre a risparmiare le buste e il tempo necessario per la confezione, il cedolino arriva direttamente nella posta elettronica del dipendente”.
In particolare, a fine dicembre sono ormai circa 210 mila, fra dirigenti scolastici e personale amministrativo del ministero dell’Istruzione, i dipendenti che ricevono sulla loro posta elettronica la busta paga, ma da gennaio saranno oltre 336 mila. Ogni giorno infatti vengono attivate in media 2 mila caselle e-mail per il personale di questo dicastero.
L’emissione dei cedolini on-line è curata dal ministero dell’Economia e Finanze che in prima battuta ha avviato l’operazione oltre che in casa, con almeno 20 mila propri dipendenti, anche con il Ministero dell’Istruzione, per poi estenderla gradualmente agli altri dicasteri ed amministrazioni dello Stato.
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