Formazione

Actionaid International: appello per Daniel Bekele

Il direttore dell’ufficio di policy di ActionAid International in Etiopia e il direttore dell’Organizzazione per la giustizia sociale etiope rinchiusi ingiustamente in carcere

di Redazione

Daniel Bekele, direttore dell?ufficio di policy di ActionAid International in Etiopia e Netsanet Demiessie, direttore dell?Organizzazione per la giustizia sociale etiope, sono rinchiusi ingiustamente in carcere.

Alla base del loro arresto vi sono, probabilmente, le reiterate richieste – che i due hanno presentato nel corso della campagna elettorale svoltasi in Etiopia la scorsa primavera – di migliorare la legge nazionale che limita le libertà d?azione delle ONG nel Paese.

La loro detenzione ha avuto inizio ai primi di novembre, quando Addis Abeba è stata teatro di imponenti manifestazioni di protesta, represse con violenza dalla polizia. Il bilancio è stato di quarantasei morti e oltre centocinquanta feriti, migliaia di persone sono state incarcerate e sono stata incarcerate per un tempo ben superiore alle quarantotto ore concesse dalla legge etiope.
Il 21 dicembre scorso Daniel e Netsanet sono stati formalmente accusati di attentato alla sicurezza dello stato, un reato gravissimo per cui può essere inflitta anche la condanna a morte.

ActionAid International Etiopia è riuscita lavorare con tutti i governi che il Paese ha avuto negli ultimi trent?anni e la sua azione è sempre stata apprezzata dalle comunità e dalle autorità locali. Dal 1989 ActionAid International Italia sostiene le attività di sviluppo svolte dai colleghi etiopi in nove aree del Paese e sono undicimila i cittadini italiani che sostengono il programma di attività svolto da ActionAid International nel Paese africano, di cui 6300 sono legati a bambini attraverso l?adozione a distanza.
Daniel e Netsanet non hanno mai usato né promosso l’uso della violenza e sono stati arrestati solo per il loro pacifico impegno nella lotta contro la povertà.

Firmate l?appello che trovate sul sito di ActionAid international per chiedere la liberazione di Daniel e Netsanet o, nel caso estremo che debbano essere processati, che sia dato loro il diritto a un?adeguata e corretta difesa.

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