Formazione

Tutto il mondo veglia Sharon

Terminata l'operazione. Condizioni stabilizzate, ma gravi. Questa sera a Roma veglia di preghiera in sinagoga.

di Redazione

L’operazione di Ariel Sharon e’ terminata. Le sue condizioni restano gravi. Lo ha detto alla stampa Shlomo Mor Yossef, un dirigente dell’ospedale Hadassah Ein Karem. Mentre il premier israeliano Ariel Sharon versa in condizioni gravi in seguito a una nuova emorragia cerebrale che lo ha colpito ieri sera, il vicepremier Ehud Olmert (Kadima) ha convocato a Gerusalemme una seduta straordinaria del governo, appena conclusa, durata soltanto dieci minuti. Olmert ha assunto i poteri ad interim e nella nottata e’ stato aggiornato dai servizi segreti sulle questioni piu’ urgenti e piu’ delicate di Israele. Se, come sembra, Sharon non sara’ in grado di riassumere la carica nelle prossime settimane, Olmert restera’ premier fino alle elezioni del 28 marzo 2006. In Israele le condizioni del premier sono seguite da ieri senza soluzione di continuita’ da tutte le televisioni e dalle stazioni radio. Il quotidiano Haaretz titola in prima pagina che di fatto, da oggi, ”l’era di Sharon e’ terminata”. Il suo partito, Kadima, sembrava lanciato ad una netta vittoria alle prossime elezioni: ma adesso la neutralizzazione di Sharon apre nuove interrogativi e rilancia le azioni del Likud e dei laburisti. Nel frattempo in Israele e’ stato elevato oggi lo stato di allerta nel timore di attentati palestinesi volti a ”demoralizzare gli israeliani” mentre il loro leader si trova sospeso fra la vita e la morte. In molte sinagoghe, su istruzione dei rabbini capo, vengono letti salmi nel speranza di salvare in extremis la vita di ”Ariel, figlio di Vera”. La scorsa notte, in una cerimonia al muro del Pianto di Gerusalemme, numerosi religiosi hanno pure pregato per la vita di Sharon. Il vice primo ministro palestinese Nabil Shaat ha dichiarato: “Dal punto di vista puramente umanitario siamo dispiaciuti per Sharon. Ma politicamente tutto cio’ accrescera’ l’incertezza verso un ritorno al processo di pace. E’ molto difficile prevedere che cosa succedera”’. La Comunita’ ebraica romana si riunira’ in preghiera stasera nella sinagoga di Roma per il premier israeliano Ariel Sharon, colpito da un’emorragia cerebrale e sottoposto nella notte a un lungo intervento chirurgico. Alla veglia di preghiera per le condizioni di salute del premier israeliano e’ prevista, tra l’altro, la presenza dell’ ex rabbino capo di Roma Elio Toaff e dell’ ambasciatore d’Israele Ehud Gol.


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