Non profit

Servizio civile: una riflessione

Carissimo Bonacina / "I toni celebrativi del settimo Rapporto sul servizio civile della Cnesc mi sembrano in parte giustificati, ma in altra parte devono far riflettere..."

di Riccardo Bonacina

I toni celebrativi delsettimo Rapporto sul servizio civile della Cnesc, di cui anche Vita ha parlato nel numero del 23 dicembre, mi sembrano in parte giustificati, ma in altra parte devono far riflettere. La distribuzione geografica, dove il Centro-Sud fa la parte del leone con il 81% dei volontari, rovesciando radicalmente la ripartizione dei vecchi obiettori di coscienza, mi suggerisce alcuni interrogativi. È scomparso il senso civico del Nord per comparire miracolosamente in altre zone? O piuttosto la retribuzione mensile di 433 euro determina la nuova tendenza e quindi siamo in presenza di un salario per i giovani delle aree depresse piuttosto che di un «servizio civile che ti cambia la vita», come dice lo slogan del ministero? La seconda osservazione, sempre ricavata dai dati ufficiali del sito ministeriale, è relativa agli enti: più della metà sono istituzioni pubbliche, che finiscono per impiegare giovani come supplenza del personale che non si più assumere per il blocco del pubblico impiego. In tempi di ristrettezze economiche tutto ciò si può fare, ma allora è giusto chiamare le cose con il proprio nome. Chi scrive è responsabile di un ente privato, accreditato per il servizio civile, che intende offrire un servizio che nessun ente pubblico svolge e che nel Veneto, dove operiamo, è molto richiesto: insegnare italiano ai figli degli stranieri immigrati da noi per lavoro. Sappiamo che esiste una Consulta nazionale per il servizio civile, ma non conosciamo come far pervenire queste nostre riflessioni dalla ?base? e dalla periferia. Anche per questo ci rivolgiamo al nostro settimanale, che è megafono del volontariato, anche di quello di base. Grazie.

Gianni Amaini, responsabile servizio civile Vita-Virtus onlus – Verona

Carissimo Gianni, grazie per questa lettera che sottolinea una delle finalità del nostro lavoro: dare voce alla società civile organizzata e soprattutto dare dignità e forza alla voce delle organizzazioni più piccole ma molto radicate sul territorio. Riguardo la Consulta nazionale per il servizio Civile credo che possa far riferimento all?attuale presidente, Fausto Casini, che avrà già modo di leggere questa sua, opportuna, riflessione essendo nostro affezionato lettore. In ogni caso, ecco gli estremi della sua email: presidente@anpas.org

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