Cari Prodi e Andreatta, e non in senso affettivo, nascere in Albania per un bambino non deve essere proprio il massimo. Appena si guarda intorno trova solamente povertà, guerra, odio e malavita. Genitori disgraziati che non sanno dove sbattere la testa per tentare di tirare a campare. L’Albania è una terra che molto difficilmente gli potrà dare un futuro sicuro, un lavoro onesto e una vita serena.
E poi c’è quell’Italia, a soli due passi da loro, che arriva attraverso la televisione piena di allegria, di bambini lanciati in aria con l’acqua minerale, di culetti coi pannolini che li fanno stare asciutti, di videogiochi, di merendine al latte. Di benessere promesso dai governanti di turno: poi basta vedere voi due, Romano e Beniamino, le vostre belle facce da provoloni stagionati, per illuderli che in Italia ci sia cibo in abbondanza. Così, correndo dietro ai sogni o trasportati da mercenari senza scrupoli che venderebbero, se già non l’hanno fatto, la propria madre per qualche grammo di droga, sono sbarcati in Italia una marea di piccoli innocenti al seguito delle famiglie. Molti di loro sono stati rapiti, venduti, spariti nel nulla. O tornati nel migliore dei casi con qualche pezzo di carne in meno.
La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto proprio in questi giorni un fascicolo di indagini preliminari sul presunto traffico di organi ai danni di minori extracomunitari, forse albanesi in prevalenza. Questa è solamente la conseguenza dell’ennesimo atto, anzi epilogo, di una enorme farsa incivile, cari Romano e Beniamino, che dietro la facciata umanitaria acchiappaconsensi, mascherata da interventismo stabilizzatore, ha portato alla luce la vera natura dell’ospitalità tappabuchi «un tanto al chilo».
E adesso non cominciate ad aggrottare quei cespugli di sopracciglia che vi ritrovate per accampare banali e inutili scuse. Una volta per tutte: tirate fuori i responsabili. Avete permesso l’arrivo di migliaia di poveri albanesi (a parte alcuni poveretti finiti in fondo al mare) e purtroppo non solo brava gente. Li avete messi a pane e acqua. Gli avete offerto un caffè corretto per tornarsene a casa e loro ve lo hanno sputato in faccia. Li avete abbandonati e giustamente, non sentendosi più sotto controllo come quando erano da poco arrivati in Italia, se la sono svignata quasi tutti. Qualche ragazzino non ha fatto tempo a scappare, è stato rapito per portargli via, dopo il sorriso e la dignità, una delle ultime cose rimastegli di proprietà: gli organi.
Ma in Italia tutto continua a tacere. Chissenefrega se un po? di bambini albanesi vengono fatti a pezzi. L’importante è solo il consenso e non il ?senso? delle cose. Baffino ce ne sta dando fulgidi esempi. Cari Romano e Beniamino, speriamo che questo non sia l’anticipo di quanto accadrà agli italiani in autunno per via delle nuove tasse: non avendo ormai più nulla da saccheggiare, ci preleverete gli organi?
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