Sostenibilità

Tra mari e monti

Dal Tirreno all’Adriatico, nuove mete da percorrere con lo zaino in spalla e le pedule ai piedi. Questa volta vi proponiamo altri cinque Parchi

di Roberto Copello

Nella Foresta Umbra, tra voragini e alberi giganti
Itinerario. Il Gargano non è solo uno splendido promontorio di scogliere tuffate nell?Adriatico, ma anche un eccezionale ?giardino botanico? dove crescono 56 rare specie di orchidee e dove si è sviluppato il gigantismo vegetale, con tronchi di tasso e di quercia dal diametro superiore ai due metri. Il percorso qui consigliato si svolge interamente nella splendida Foresta Umbra. Partendo cal campeggio Foresta Umbra, si percorre la stradina fino al Laghetto d?Umbra. che si costeggia sulla destra fino a un bivio. Da qui si segue l?indicazione Murgia sino, appunto, alla Caserma Murgia. L?itinerario svolta poi verso nord e, dopo una ripida discesa, si inoltra nella Valle del Finocchio fino a raggiungere la strada asfaltata per Peschici che si risale per circa mezzo chilometro fino al sentiero che dalla Valle del Tesoro sale a Regresso. Qui è importante prendere il sentiero che sale ripido nel bosco. A un certo punto si raggiunge poi la profonda Grava Monteceraso (la grava è una voragine, in questo caso profonda 37 metri e larga dieci). Dopo un tratto in piano su mulattiera, si ritorna al campeggio.

Da Foresta Umbra (814 m) a Caserma Murgia e ritornoa Foresta Umbra
Tempo di percorrenza: 5 ore per l?intero giro
Accesso: a Foresta Umbra si arriva da San Giovanni Rotondo via Monte Sant?Angelo e a Foresta Umbra; oppure da Rodi Garganico via Vico del Gargano
Carte: Carta ?Il Gargano? 1:80.000; carta 1:40.000 allegata alla guida Trekking a Vieste, edita dall?Az.Autonoma. di Vieste
Info: Ufficio Foreste demaniali del Gargano, Foresta Umbra, tel. 0884/ 560944
Libri: L.Bersezio-P.Tirone, I parchi degli Appennini e delle isole, De Agostini

Maiella, cuore roccioso della regione più verde
Itinerario. Con un terzo del territorio regionale protetto, l?Abruzzo è di gran lunga la regione più verde d?Italia. Il Parco nazionale d?Abruzzo, creato ormai nel lontano 1923, ha costituito un modello per le altre aree protette italiane. Meno frequentati sono i Parchi che ad esso si sono aggiunti recentemente, fra i quali l?unico interamente compreso in territorio abruzzese è quello della Maiella, che prende nome dal massiccio comprendente la seconda vetta più alta degli Appennini, il Monte Amaro (2793 m). Ed è qui che vogliamo portarvi con questo itinerario, tutto su creste non difficili ma abbastanza faticose. Si parte dal fortino borbonico del Blockhaus (2040 m) e si sale, su sentiero in cresta, al Monte Cavallo (2171 m), in ambiente sempre più aspro e ?lunare?. Con una serie di ripidi saliscendi si toccano il Monte Focalone (2676 m), il bivacco Fusco, i cosiddetti Primo, Secondo e Terzo Portone, il rifugio Manzini (2523 m) e infine la faticosa salita conclusiva al Monte Amaro (2793 m), nei cui pressi sorge il bivacco Pelino. Il ritorno avviene poi per la stessa via di salita.

Dal Blockhaus alla vetta del Monte Amaro (2793 m)
Tempo di salita: 4 ore
Accesso: Dal casello Alanno-Scafa dell?autostrada Roma-Pescara a Manoppello, poi al Passo di Lanciano e al Blockhaus
Carte: Carta Gruppo della Maiella del Cai di Chieti 1:50.000
Info: Ufficio Foreste Chieti tel. 0872/980970
Libri: S. Ardito, A piedi in Abruzzo/II, Iter

Nel cratere, ma sempre accompagnati
Itinerario. Il piccolo Parco nazionale del Vesuvio (si estende su poco più di mille ettari) comprende ovviamente le due vette del vulcano (il monte Somma, 1132 m, e il Vesuvio, 1281), ma anche le colline vulcaniche che da esse digradano, a nord-est più dolcemente, a sud-ovest quasi precipitando verso il mare, tra i pini e la macchia mediterranea.

Dal punto di vista escursionistico gli itinerari sono diversi, ma l?attrazione principale è ovviamente la salita al cratere, largo 600 metri e profondo circa 200, la cui ultima eruzione è avvenuta nel 1944.

Per arrivarvi si percorre in automobile la strada che sale da Ercolano all?Osservatorio Vesuviano (609 m) e si prosegue affrontando ripidi tornanti fino a un bivio a quota 1017 m. Qui si lascia l?auto e si inizia la salita a piedi al cratere, che si raggiunge in circa venti minuti, sempre con splendidi scorci panoramici sul Golfo di Napoli e sul Golfo di Gaeta. A causa dell?elevata pericolosità, l?accesso al cratere è consentito solo con guide del posto.

Da Ercolano al Vesuvio in auto e poi a piedi fino al cratere
Tempo di salita a piedi: 20 minuti
Accesso: Da Napoli prendere l?autostrada Napoli-Salerno e uscire al casello di Ercolano, nei cui pressi inizia la strada che in 12 chilometri sale al Vesuvio
Carte: Kompass 1:50.000
Info: Ufficio informazioni a Ercolano tel. 081/7881111; Stazione Circumvesuviana tel. 081/7792444
Libri: Campania, Guida rossa del Touring Club Italiano

La salita al Monte Circeo, una ?full immersion? mediterranea
Itinerario. Il Parco nazionale del Circeo è anche uno dei cinque Parchi ?storici?, progenitori di tutti gli altri recentemente creati in Italia. Tra il Mare Tirreno e gli ultimi residui della grande foresta della Pianura Pontina (dove resistono gli ultimi acquitrini sopravvissuti alla grande bonifica voluta da Mussolini), si erge solitaria la poderosa rupe del Monte Circeo (541 m), dalla cui cima soprattutto nelle giornate limpide si ammira un panorama estesissimo. Per salirvi, si lascia l?automobile alla grande curva di Torre Paola. Dopo un brevissimo tratto su una strada sterrata, si prende un sentiero molto ripido che porta, segnalato da bolli di vernice gialla, alla cresta nord occidentale del monte, entrando nella fitta macchia mediterranea. Dall?anticima, il sentiero prosegue per un tratto in leggera discesa, alto sopra il mare e sulla impressionante Parete del Precipizio. Superato un breve tratto con alcune facili roccette, ed evitando di deviare per il sentiero di sinistra segnato in rosso, si arriva infine alla cima (tempo di salita totale circa due ore). La discesa può avvenire in circa un?ora per il sentiero segnato in rosso: una ripida discesa conduce alla strada sterrata e infine al punto di partenza, dove si può riprendere la macchina. Un consiglio, soprattutto per chi voglia salire in cima al Circeo nel mese di agosto: effettuare l?escursione nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto o nel tardo pomeriggio, e comunque portare con sé una abbondante riserva d?acqua.

In vetta al Monte Circeo (541 m)
Tempo di salita e discesa: 3 ore
Accesso: da San Felice Circeo o da Sabaudia in automobile fino alla curva di Torre Paola
Carte: Monte Circeo 1:25.000 edita dall?Amministrazione del Parco
Info: Parco nazionale del Circeo, Sabaudia, 0773/511385
Cosa leggere: Guida al Parco nazionale del Monte Circeo, a cura dell?amministrazione del parco

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