Sostenibilità

Documenti: ecco tutto quello che è stato promesso a Johannesburg

Teniamo d'occhio le promesse

di Paul Ricard

PRINCIPALI CONTENUTI DEL PIANO DI ATTUAZIONE APPROVATO DAL VERTICE DI JOHANNESBURG:

Il piano di attuazione adottato nella notte del 3 settembre é composto da 10 capitoli e da 148 paragrafi.
Sono indicati di seguito i principali contenuti del Piano.
PRINCIPI
o Conferma del principio 15 della Dichiarazione di Rio Approccio precauzionale
o Conferma del principio 7 della Dichiarazione di Rio Responsabilità comuni ma differenziate tra Paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo
OBIETTIVI E SCADENZE
o Diritti umani- Promozione e rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, che assumono il ruolo di criterio essenziale nelle strategie per la riduzione della povertà, la protezione della salute, la conservazione e gestione delle risorse naturali.
Impegno ad adottare misure immediate ed efficaci per eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile, ed adottare strategie per l’eliminazione di tutte le forme di lavoro minorile contrarie agli standards internazionali.
Riconoscimento degli standard e dei principi stabiliti dalla Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per la protezione dei diritti dei lavoratori.
o Lotta alla povertà- Conferma dell’obiettivo della “Dichiarazione del Millennio” di dimezzare il numero di persone con un reddito inferiore ad 1 US $.
o Protezione della salute- Promozione e rafforzamento dei programmi e delle misure per assicurare le misure per assicurare la diffusione e l’accesso ai servizi di assistenza sanitaria di base.
Riduzione di due terzi, entro il 2015 rispetto ai dati del 2000, della mortalità infantile al di sotto di 5 anni.
Ridurre di tre quarti, entro il 2015 rispetto ai dati del 2000, la mortalità da parto.
Ridurre del 25% entro il 2015 nei paesi maggiormente colpiti ed entro il 2010 globalmente, il numero dei malati di AIDS di età compresa tra i 15 ed i 24 anni.
Eliminazione del piombo dalle benzine, dalle vernici e da tutte le possibili sorgenti di contaminazione, per prevenire le malattie connesse all’inquinamento da piombo.
o Acqua potabile- Dimezzare entro il 2015 il numero di persone che non hanno accesso all’acqua potabile e purificata.
Adottare entro il 2005 i piani per la gestione integrata ed efficiente delle risorse idriche;
o Sostanze chimiche- Impegno per l’entrata in vigore, entro il 2004, della Convenzione delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle sostanze organiche persistenti (POPs) ed in particolare per l’eliminazione dei pesticidi.
Perseguire l’obiettivo di eliminare le produzioni e gli usi di altre sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e per la salute entro il 2020 (minimizzare gli impatti).
o Biodiversità- Riduzione significative della perdita di biodiversità entro il 2010.
o Protezione degli oceani e pesca- Promozione della applicazione dell””approccio ecosistemico” per la protezione della biodiversità marina.
Adottare le strategie e le misure necessarie per generalizzare le pratiche della pesca sostenibile entro il 2012.
Avviare dal 2004 una regolare attività di monitoraggio e valutazione dello stato dell’ambiente marino.
o Energia- Aumento significativo della quota di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e promozione delle tecnologie a basso impatto ambientale.
Progressiva eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili che hanno effetti negativi sull’ambiente.
Monitoraggio e coordinamento delle iniziative per le promozione delle fonti rinnovabili.
Impegno volontario dei Paesi dell’Unione Europea, e di altri paesi, per aumentare la quota di energia rinnovabile nella produzione mondiale di energia.
o Cambiamenti Climatici- Conferma degli obiettivi della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, ed in particolare della stabilizzazione, a livelli non pericolosi per l’equilibrio del clima, della concentrazione in atmosfera di anidride carbonica e degli altri gas- serra.
Appello ai paesi che non hanno ancora ratificato il Protocollo di Kyoto, per la ratifica in tempi brevi.
MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
o Promuovere lo sviluppo di programmi quadro decennali per la realizzazione di iniziative finalizzate alla modificazione dei modelli di consumo e di produzione non sostenibili;
o Individuare politiche, misure e meccanismi finanziari per sostenere i modelli di consumo e produzione sostenibili;
o Promuovere e diffondere procedure di impatto ambientale e di “ciclo di vita” dei prodotti, anche al fine di incentivare quelli più favorevoli per l’ambiente.
FINANZIAMENTI
o Istituzione di un fondo mondiale per la solidarietà a carattere volontario.
o Conferma degli obiettivi sull’Aiuto pubblico allo sviluppo (ODA) concordati a Monterrey.
o Riduzione del debito dei paesi in via di sviluppo attraverso la cancellazione o alleggerimento (debt relief e debt cancellation) e rafforzamento dell’iniziativa a favore dei paesi poveri fortemente indebitati (heavily indebtted poor countries- HIPC).
o Utilizzo dei “debt swaps” per riconvertire il debito in attività a favore dello sviluppo sostenibile.
o Conferma dell’impegno per il rifinanziamento della Global Environmental Facility, ed impegno volontario integrativo dell’Unione Europea per un ulteriore finanziamento di 80 milioni di Euro.
COMMERCIO
o Avvio della riforma del sistema dei sussidi al commercio internazionale, che hanno effetti negativi sull’ambiente, ovvero riduzione delle facilitazioni commerciali per i prodotti che non favoriscono lo sviluppo sostenibile.
o Coordinamento tra Organizzazione Mondiale del Commercio ed Accordi Ambientali Multilaterali per favorire la promozione nei mercati internazionali dei processi e dei prodotti “sostenibili”.
GOVERNANCE
o Assicurare la promozione della trasparenza e dell’efficienza delle forme di governo e della gestione delle risorse, anche per la realizzazione per l’accesso alla informazione (E- Government).
o Adozione delle strategie nazionali per l’attuazione dell’Agenda 21, entro il 2005.
PARTNERSHIPS (progetti in cooperazione tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, con la partecipazione di imprese private, istituti finanziari, associazioni non governative, agenzie delle Nazioni Unite)
o Avvio dei progetti inseriti nella lista accettata dalle Nazioni Unite, e monitoraggio sulla loro attuazione.
o I 562 progetti ammessi fanno riferimento a 12 aree di intervento:
o Riduzione della povertà;
o Promozione di modelli sostenibili di produzione e consumo;
o Conservazione e gestione delle risorse naturali e della biodiversità;
o Promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica;
o Purificazione delle acque e gestione integrata del ciclo idrico;
o Protezione ed estensione delle foreste;
o Governance in un sistema globalizzato;
o Promozione della salute;
o Sviluppo sostenibile nelle piccole isole;
o Sviluppo sostenibile nell’Africa;
o Trasferimento ai paesi in via di sviluppo di competenza e tecnologie innovative per consolidare le capacità di gestione e governo delle risorse;
o Supporto alla realizzazione di modelli di commercio compatibili con le Convenzioni ed i Protocolli internazionali.
o Le risorse finanziarie messe a disposizione per l’avvio dei progetti ammontano a circa 1500 milioni di Euro.
I progetti sono predisposti in modo tale da rappresentare un volano per un “ciclo” di investimenti aggiuntivi.

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