Welfare
Un 2006 senza tortura per i prigionieri Usa
Firmata dal presidente americano la legge che vieta le sevizie sui detenuti all'estero
George Bush ha firmato la legge che vieta espressamente il ricorso alla tortura all’estero su detenuti sotto custodia americana. E’ quanto fa sapere la Casa Bianca, precisando che l’atto formale e’ avvenuto a Crawford, dove il presidente americano sta trascorrendo le vacanze natalizie. Nella nota ufficiale diffusa ieri, Bush ha sottolineato come tale emendamento alla legge sul bilancio della difesa, proposto dal senatore repubblicano John McCain e cui il presidente aveva in un primo momento minacciato di porre il veto, fissa ”il quadro legale per le attivita’ americane di detenzione e interrogatori”, ricordando che ”la legge e la politica americana gia’ vietano la tortura”. ”La nostra politica – ha sottolineato – e’ sempre stata contraria al ricorso della tortura contro i prigionieri catturati, sia qui che all’estero”. La legge, ha spiegato ancora il presidente americano, prevede la creazione di ”uno statuto” che fissi un codice di comportamento nelle strutture americane all’estero. Bush ha firmato anche il rinnovo fino al 3 febbraio del Patriot Act, il pacchetto sicurezza approvato all’indomani degli attacchi dell’11 settembre e oggetto di un duro scontro in Senato. Il presidente non e’ pero’ ”soddisfatto dell’estensione di un mese”, ha riferito il portavoce Trent Duffy, ricordando come la legge sia necessaria per proteggere gli americani dalla minaccia terroristica.
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