Non profit

La farmaco dipendenza dei nostri bambini

Caro Direttore / Com’è possibile che il Ritalin, classificato in Italia nella categoria degli stupefacenti sino al 2003, sia somministrato senza scrupolo ai bambini?

di Riccardo Bonacina

Com?è possibile che il Ritalin, classificato in Italia nella categoria degli stupefacenti sino al 2003, assieme alla cocaina, sia somministrato senza scrupolo ai bambini come sta succedendo anche in Italia? Senza nessuna discussione e dibattito. È una domanda cui non è facile rispondere, soprattutto se si pensa che negli Stati Uniti questa sostanza è ancora nella tabella II degli stupefacenti, come si può verificare sul sito ufficiale della Dea – Drugs Enforcement Administration, l?ente governativo americano per le droghe (www.dea.gov/pubs). Eppure questo medicinale è consumato senza scrupolo sia negli Stati Uniti sia in Italia, e nel mondo ci sono ormai milioni di bambini sotto ?cura?. Un paradosso, considerando che molti effetti sono simili a quelli provocati dalla cocaina e dalle anfetamine. Prima o poi si rischierà di giungere alle stesse conseguenze delle scuole americane, dove molti adolescenti se la fanno fornire dai compagni a cui sono state prescritte, per polverizzarla e sballarsi a basso costo. Si pensi infatti che già ne facevano uso, come droga, alcune comunità di hippies negli anni 60. Basta consultare lo stesso ?bugiardino?, messo onestamente online dalla Novartis, l?azienda che lo commercializza, per rendersi conto di quali siano gli effetti collaterali. Si va dall?anoressia all?angina pectoris, all?ipertensione. Eppure questo ?farmaco? viene oggi somministrato anche ai lattanti, senza informazione. Vita può aiutare quest?informazione? Davis Fiore Carissimo Davis, lo abbiamo sempre fatto e lo facciamo ancora pubblicando la sua lettera. Il tema che lei solleva è serissimo, quello della farmaco dipendenza, una vera emergenza sociale che oggi riguarda anche i minori. Come messo in rilievo dal VI Rapporto sulla condizione dell?infanzia promosso da Telefono Azzurro, nel 2004 a 721.121 bambini sono state prescritte 3.021 specialità farmacologiche. Numeri da paura.


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