Economia

Toscana: approvata nuova legge sulla cooperazione

Il provvedimento è stato sostenuto dalla maggioranza e dall'Udc.

di Francesco Agresti

La Toscana ha una nuova legge sul sistema delle cooperative, che rinnova tutto il settore dopo la normativa del 1977 e punta a valorizzare e sostenere il mondo della cooperazione, uno dei settori centrali del sistema produttivo ed economico toscano. A presentare il testo, nell’ultima seduta del Consiglio regionale, e’ stato il presidente della Commissione attivita’ produttive, Vittorio Bugli, che ha illustrato anche le principali novita’: i Caic, Centri di assistenza tecnica, che potranno essere costituiti dalle organizzazioni regionali delle associazioni cooperative e si occuperanno di informazione, sostegno, consulenza; e l’inserimento, all’interno della legge, di misure per il sostegno dei disabili e la valorizzazione dell’occupazione femminile. La legge e’ stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana con voto favorevole della maggioranza di centrosinistra, di Rifondazione, e dell’Udc, mentre si e’ astenuta Forza Italia. Gli obiettivi della nuova legge, come spiegato da Bugli, sono la ”diffusione della cultura imprenditoriale cooperativa e della responsabilita’ sociale”, la ”valorizzazione delle finalita’ di mutualita’, democrazia interna partecipata e assenza di fini di speculazione”, la ”promozione e lo sviluppo della cooperazione nelle sue varie forme ed espressioni”, compresa la cooperazione sociale, la ”diffusione della conoscenza dei principi, dei valori, e della cultura cooperativa”. Oltre alla previsione dei Centri di assistenza, che saranno accreditati dalla Regione, la legge regola il funzionamento di una Consulta regionale della cooperazione e di un Osservatorio sulla cooperazione e prevede lo svolgimento, con cadenza triennale, di una Conferenza regionale della cooperazione.


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