Welfare

Tsunami: un anno dopo

Operazione Sri Lanka. Il bilancio di Guido Bertolaso 12 mesi dopo: "Siamo stati bravi, le ong ancora di più". Un dossier completo su VITA non profit magazine in edicola da oggi

di Redazione

A metà del guado. Così si sente Guido Bertolaso, numero uno della Protezione civile, da un anno a questa parte comandante in capo dell’Operazione Sri Lanka. A lui, quasi 12 mesi fa, sono stati consegnati i 47 milioni di euro che 28 milioni di italiani avevano donato attraverso gli sms sotto la causale ?Emergenza tsunami?. Da allora tante cose sono cambiate. La macchina degli aiuti, dopo gli affanni iniziali, ormai sta viaggiando a buon ritmo, anche se gli ostacoli non mancano, mentre sono state sotterrate le asce di guerra che avevano infiammato gli scontri fra via Ulpiano, il ministero degli Esteri e le organizzazioni non governative. Nel cassetto dei ricordi di Bertolaso, però, non c’è spazio per le polemiche, ma solo per «il riconoscimento unanime della popolazione locale nei confronti dell’Italia», senza dimenticare «le congratulazioni istituzionali, che sono senza dubbio importanti (caldissima, anche durante questa intervista, la linea Bertolaso-Letta, ndr), ma quando mi scrivono i cingalesi che vivono qui da noi per ringraziarci, lì sì che mi si stringe davvero il cuore». Vita: Partiamo dalla fine, quando lascerete lo Sri Lanka? Guido Bertolaso: Fra un anno, credo. Anche se la maggioranza dei progetti chiuderà entro la prossima estate. Vita: Fra tanti applausi, ritiene di aver commesso errori? Bertolaso: All’inizio abbiamo gettato il cuore oltre la siepe. Ci siamo avventurati in territori fra i più complessi dello Sri Lanka e questo inevitabilmente ha comportato ritardi e problemi di sicurezza anche per i nostri operatori, e così abbiamo compromesso alcune iniziative. Vita: Non eravate sufficientemente preparati, quindi? Bertolaso: Sulla base della grande esperienza mia e del coordinatore Miozzo, che da 30 anni frequentiamo zone di guerra e di emergenza, ci eravamo illusi che una presenza neutrale contribuisse a ristabilire un percorso di pace. Purtroppo nell’area Tamil così non è stato. Vita: Come siete riusciti a spegnere le polemiche interne al ?sistema Italia?? Bertolaso: Il cambio dell’ambasciatore è stato cruciale. Oggi abbiamo una persona che svolge la sua carica istituzionale curando l’immagine e il ruolo dell’Italia. Il dialogo ha fatto il resto. Così abbiamo offerto una reale rappresentazione delle nostre capacità. I protagonisti della svolta sono state le ong impegnate da anni nei paesi in via di sviluppo, le organizzazioni di volontariato di Protezione civile e il sistema nazionale di Protezione civile. Abbiamo coinvolto tutte queste professionalità, creando anche una competizione positiva. Ognuno era spinto a voler dimostrare di fare meglio in tempi più rapidi. Vita: Le ong sono più avanti rispetto ai progetti gestiti dal Dipartimento. Come lo spiega? […]

  • L’intervista integrale per i soli abbonati a VITA o sul numero di VITA in edicola da domani!
  • Leggi il sommario completo del magazine in edicola.
  • Speciale Ecomondo insieme al settimanale in edicola: “L’energia e il caldo sempre più globale”I risultati del vertice sul clima di Montreal, di M. Midulla e M. Varriale – Le alternative ai combustibili fossili esistono, di M. Varriale – Gli effetti del riscaldamento globale sul mare, di Lucio Biancatelli – Riscaldamento del pianeta: è tutta colpa dell’uomo? Intervista al climatologo Antonio Navarra, di Chiara Sirna – Energie alternative: opinioni a confronto, di Chiara Sirna – Ecoscuola. Come risparmiare energia nella vita quotidiana, di Antonio Bossi – I testimoni del clima, di Carlotta Gatti e molto altro… consulta la pagina dedicata a Ecomondo!

  • Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
    fondamentale per supportare il lavoro di VITA