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Russia, Duma approva legge sulle ong

Ma le organizzazioni protestano: ancora troppo restrittiva

di Redazione

La Duma russa ha approvato oggi una versione emendata della controversa legge sulle organizzazioni non governative, la cui modifica era stata chiesta nei giorni scorsi dallo stesso presidente Vladimir Putin sull’onda delle veementi proteste degli interessati. Il nuovo testo comunque non e’ esente da polemiche: i rappresentanti delle organizzazioni non governative sostengono che delle 74 pagine di emendamenti al vaglio dei deputati, solo una minima parte va incontro al lavoro delle associazioni, mentre il resto rende ancor piu’ restrittiva una normativa gia’ tutt’altro che liberale. La decisione di mettere seri limiti all’attivita’ delle Ong straniere in Russia – con pesanti controlli in particolare per i finanziamenti dall’estero – segue le cosiddette ”rivoluzioni colorate” che hanno allontanato dal’orbita di Mosca alcune repubbliche ex sovietiche, in primis l’Ucraina, la Georgia e il Kirghizistan. Mosca aveva accusato proprio le ong occidentali – americane in primo luogo – di servire da tramite per finanziamenti alle fazioni anti-russe. La versione emendata della legge, accusano molte Ong, prevede il diritto per il servizio federale di registrazione di interdire programmi o finanziamenti che minaccino la sicurezza nazionale o i diritti di altri cittadini: ma resta estremamente vaga nella formulazione, dando praticamente mano libera su eventuali bandi. Altro aspetto poco dettagliato – e quindi passibile di arbitrio – e’ il divieto di ”forme di attivita’ ” che vadano contro la costituzione o la legge: anche un meeting non autorizzato potrebbe ricadere sotto quella definizione. Il nuovo testo comunque alleggerisce la pesante burocrazia che il precedente richiedeva per la registrazione: restano pero’ gli stretti controlli finanziari, con l’obbligo di relazioni dettagliate e la possibilita’ di ispezioni da parte del fisco o della polizia.


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