Politica

La bufera e le elezioni

Settimana segnata dalla nuova grande inchiesta giudiziaria che ha coinvolto le banche e i palazzi del potere

di Alessandro Banfi

Lotte. Settimana segnata dalla nuova grande inchiesta giudiziaria che ha coinvolto le banche e i palazzi del potere. Dopo l?arresto di Fiorani, che ha collaborato, sono arrivate le dimissioni del governatore della Banca d?Italia, Antonio Fazio. Indagati anche Billè, Ricucci e soprattutto Consorte, capo della Unipol, referente del mondo delle cooperative rosse, che ha tentato la scalata alla Bnl. Lo scandalo sembra orientarsi sui Ds, reagiscono a muso duro Bersani e D?Alema. Ne hanno diritto ma le indagini proseguono. Una seconda Mani Pulite? Quale sinistra governerà? Chi prevarrà? Chi sopravviverà a questa nuova bufera? Botte. Vogliamo parlare di Borghezio? Ma sì parliamone, è odioso il silenzio sul caso del suo pestaggio la sera stessa della manifestazione No Tav. Il deputato leghista ha preso il treno, da solo, e si è imbattuto in una quarantina di giovani dei centri sociali che lo hanno picchiato e quasi linciato. Commenti a mezza bocca raccolti negli ambienti di sinistra: chi semina vento, raccoglie tempesta? Borghezio è sempre stato un provocatore. Commenti a destra: però ha le palle e non va in giro con la scorta. Li prende davvero i treni, non come certi suoi colleghi. Non è assurdo e barbaro essere oggetto di violenza per le proprie idee? Voci. Svolta al processo di Torino contro Anna Maria Franzoni. A sorpresa il presidente della Corte d?Assise di appello ha concesso ai cronisti di ascoltare il sonoro delle udienze. E questo è avvenuto proprio in concomitanza dell?interrogatorio della donna. Interrogatorio impressionante, in cui l?accusa ha fatto sentire un?intercettazione ambientale in cui il padre di Anna Maria suggerisce di mettere un martello nell?acido muriatico per poi farlo trovare ai Carabinieri. Intercettazione di cui non si era mai parlato prima e che ha colto di sorpresa la stessa Franzoni. Adulti. Un?altra tragedia con al centro un adolescente. Un ragazzo di 13 anni è stato ucciso a pietrate a Barrafranca, in provincia di Enna, al termine, pare, di una lite con un coetaneo, in cui però si sarebbe inserito un adulto. Come accadde nella maledetta cascina di Leno, dove Desirée Piovanelli fu uccisa dai suoi amichetti con la complicità dell?adulto Giovanni Erra. Tragedia terribile per la famiglia e per il piccolo paese, dove la noia della vita in provincia e la distanza fra il ragazzo e la sua famiglia sfociano in un imprevedibile ed efferato omicidio.


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