Cultura

Gli italiani preferiscono la “banca di famiglia”

E’ quanto emerge dal rapporto Bnl-Einaudi sul risparmio e i risparmiatori.

di Redazione

Gli italiani preferiscono ?la banca di famiglia?. L?82,1 per cento delle famiglie intrattiene uno o più rapporti di conto corrente con una sola banca, mentre il 15,4% si avvale di due banche e il 2,5% di più di due banche. Il confronto con i risultati dell?indagine svolta nel 2004 fa emergere un significativo incremento del grado di accentramento dei rapporti: l?anno scorso, infatti, le percentuali erano rispettivamente 77,3%; 19%; 3,7%. Si rileva, inoltre, che la quota degli intervistati con conti correnti presso un?unica banca nel 2005 è la più alta degli ultimi dieci anni. E? quanto emerge dal rapporto Bnl-Einaudi sul risparmio e i risparmiatori. La soddisfazione complessiva nei confronti della banca di famiglia si attesta al 76,7%. Il dato coincide con quello rilevato in occasione dell’indagine svolta nel 2004: il leggero calo della percentuale dei ?molto soddisfatti? (da 8,8% a 7,7%) è perfettamente bilanciato dall?aumento della percentuale relativa agli ?abbastanza soddisfatti? (da 67,9% a 69%). L?insoddisfazione nei confronti della banca di famiglia, nella maggior parte dei casi, non si traduce in reclami: infatti, soltanto il 30,6% degli intervistati insoddisfatti dichiara di averne presentati. Va però tenuto presente che un altro 28,9% afferma di avervi rinunciato, pensando che ?tanto sarebbe stato inutile?. Nel 91,5% dei casi, il reclamo è stato presentato a voce a un funzionario della banca; nel 7,2% dei casi, la lamentela è stata invece formalizzata in una lettera alla banca, mentre soltanto un reclamo su 100 è stato affidato a un?associazione di consumatori. Ancor più diffusa della percezione dell?inutilità dei reclami nei confronti della banca di famiglia risulta la sensazione che anche cambiando banca la situazione non migliorerebbe in modo sostanziale in quanto ?le banche sono tutte uguali?. Tale convinzione è infatti condivisa dal 32,3% degli intervistati insoddisfatti della banca di famiglia. D?altra parte, a poco meno di un quarto degli intervistati delusi dalla propria banca la chiusura del rapporto appare impraticabile alla luce di valutazioni di altra natura. Più precisamente: l?11,6% degli intervistati insoddisfatti della banca di famiglia non pensa di chiudere il rapporto con essa a causa dell?elevato livello delle spese di chiusura; l?8,6% è frenato dalla comodità della sua ubicazione; il 3,4% è trattenuto dal fatto di avere in corso un mutuo con questa banca. Per contro, il 34,5% degli insoddisfatti dichiara di stare seriamente valutando l?opportunità di chiudere il rapporto con questa banca per affidarsi a un altro intermediario: un?altra banca, nel 17,7%, oppure le Poste, nel 16,8% dei casi.

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