Welfare

Dipendenze: a Conegliano 12 adulti in cura al Sert

Sarebbero soprattutto gli adulti a soffrire della dipendenza da videogiochi. Lo rivela una ricerca svolta in Veneto, dove 12 adulti sono in cura al Sert di Conegliano

di Redazione

Sarebbero soprattutto gli adulti a soffrire della dipendenza da videogiochi. Non riescono a fermarsi e si rivolgono al medico per ‘guarire’ e per risolvere situazioni che diventano insostenibili. Lo rivela una ricerca svolta in Veneto, dove 12 adulti sono in cura al Sert di Conegliano; tra loro, anche una coppia che sta per divorziare, perche’ il marito trascorrerebbe tutto il suo tempo davanti al videopoker del bar. L’indagine degli operatori del Sert che tratta ogni tipo di dipendenze dal titolo ”Il cielo in una stanza” e’ stata appena pubblicata. Secondo gli psicologi, i sintomi comuni sono non avere voglia di studiare, di uscire con gli amici o con la propria ragazza, preferendo rimanere a giocare. Ma anche insonnia e difficolta’ a rapportarsi con gli altri, fino all’ipereccitabilita’ e, in alcuni casi con predisposizione, l’epilessia. Questa dipendenza da videogiochi sarebbe dunque in crescita a macchia d’olio e gli addetti ai lavori, non volendo ignorarli, lamentano pero’ una scarsa esperienza ad affrontare questo tipo di malattia. Se per i disturbi piu’ gravi viene prescritto un antidepressivo, l’attenzione del terapeuta punta allo stile di vita. ”Sono dei casi in cui si confondono problematiche di dipendenza e di ordine psichiatrico -spiega la psicologa Michela Frezza su ‘la Tribuna di Treviso’- anche per questo l’approccio non e’ semplice. Il Sert puo’ dare dei consigli a chi soffre di questa dipendenza trattandola come tutte le altre, e indicando percorsi di prevenzione”. ”Nella nuova sede del Sert -prosegue- vorremmo differenziare un settore destinato all’approccio piu’ farmacologico per pazienti cronici e un settore psicosociale, dove aiutare gli utenti in carico al Sert ad evitare il ‘drop out’, cioe’ l’abbandono del percorso terapeutico ed affrontare queste nuove dipendenze su cui l’esperienza e’ ancora molto scarsa. Eppure si sono verificati parecchi casi anche da noi e quindi si tratta di non ignorarli”.


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