Formazione

Rita Levi Montalcini: realizzo il mio sogno, aiutare le popolazioni bisognose

Il Nobel alla presentazione del Decennio dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell'Unesco

di Redazione

Aiutare le popolazioni bisognose, a partire da quelle dell’Africa dove la popolazione analfabeta raggiunge gli 800 milioni, soprattutto tra le donne. E’ questo il ”sogno” realizzato ”alla fine di una lunga vita” dal Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini. A confessarlo e’ stata oggi la stessa scienziata partecipando alla presentazione del Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, proclamato dalle Nazioni Unite e promosso dall’UNESCO per il periodo 2005-2014. ”Nell’ultima tappa di questo mio lunghissimo percorso di vita – ha affermato Levi Montalcini – sto realizzando il sogno della mia giovinezza: non la Scienza, bensi’ occuparmi delle popolazioni che soffrono e di enormi problemi che oggi appaiono molto piu’ gravi di quanto non apparissero all’inizio del secolo”. Sensibilizzare istituzioni, societa’ civile e mondo dell’educazione al tema dello sviluppo sostenibile, creando una rete di alleanze che si concretizzi in iniziative sul territorio e stanziamenti finanziari a sostegno di tale politica. A questo puntera’ l’azione della Commissione nazionale italiana dell’Unesco in vista del Decennio dell’ Educazione allo Sviluppo Sostenibile, proclamato dalle Nazioni Unite e promosso dall’UNESCO per il periodo 2005-2014. A presentare l’iniziativa, gia’ illustrata lo scorso 12 dicembre al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, e’ stato oggi il presidente della Commissione nazionale italiana Unesco, Giovanni Puglisi, nel corso di una manifestazione alla quale ha preso parte anche il Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini. Un Decennio, quello proclamato dall’Onu, che vedra’ dunque l’Unesco attivamente impegnata in una campagna con un obiettivo preciso: ”diffondere la cultura della sostenibilita’, ovvero una prospettiva di sviluppo durevole di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale quali la lotta alla poverta’, la protezione dei diritti umani e della salute si integrano con quelle ambientali di conservazione delle risorse, trovando sostegno reciproco”. Da qui la necessita’ di uno ”sforzo comune” per promuovere nuovi stili di vita improntati al rispetto per le risorse del pianeta e per le culture diverse. A sottolinearlo la stessa Levi Montalcini: ”E’ un compito prioritario – ha detto il Nobel – educare i giovani allo sviluppo sostenibile; bisogna cioe’ metterli davanti al loro futuro e dire che e’ solo nelle loro mani la possibilita’ di realizzare un futuro che altrimenti non ci sara”’. Quanto alle linee programmatiche su cui vertera’ l’azione italiana, ”ci muoveremo – ha spiegato Puglisi – innanzitutto sulla linea istituzionale che passa attraverso i ministeri e le politiche collegate, a partire da quelle legate all’ambiente. Punteremo anche alla sensibilizzazione educativa coinvolgendo le scuole e il sistema universitario. Ma ci rivolgeremo pure alla societa’ civile, attraverso iniziative sul territorio come mostre, convegni, seminari”.


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