Cultura

Ecco la parabola del buon sviluppo

Un'anteprima dalla rivista Atlantide, di Padre Giuseppe Berton

di Redazione

Il villaggio di Masanka, sulla sinistra del fiume Ribbi, ha un aspetto molto primitivo: questo sorprende, perché in linea d?aria non dista più di qualche miglio da Freetown, la capitale della Sierra Leone. Ad arrivarci via terra ci si impiega buona parte della giornata e la strada non è tra le migliori. È qui che sono arrivati i ribelli in fuga dalla capitale, dopo nove mesi di governo, respinti dalle truppe dell?Ecomog, la forza d?interdizione dell?Africa occidentale, una specie di Nato africana. Il villaggio di Masanka, dove l?orda dei ribelli è sbarcata dall?altra parte del fiume, l?ha pagata cara. Il villaggio ha dovuto essere ricostruito, e oggi ha ancora i tetti delle case fatti di paglia, una scuoletta fatiscente, e un gran bisogno di ?sviluppo?. Potrei citare tanti altri fatti per confrontarmi con la Populorum progressio e per interrogarmi sul ?da farsi?. Mi limito agli esempi portati dei miei tre ragazzi ormai giovanotti, e di Masanka. Avevo fatto visita al villaggio con un gruppo di laici ormai esperti dell?Africa, e li interrogai sul da farsi. «È un?ottima opportunità di sviluppo a misura d?uomo, ma dobbiamo rispettare la gente, rispettare i valori umani che già vivono, non renderli precariamente dipendenti creando in loro l?illusione di uno sviluppo veloce e ?occidentale?, che distruggerebbe la loro fibra morale. È una bella comunità, dobbiamo preservarla e proteggerla dallo ?sviluppo?». Sembra quasi un modo contraddittorio di ragionare: «Aiutiamoli a raggiungere lo sviluppo, ma proteggiamoli dallo sviluppo». La Populorum progressio ce lo spiega: «Nel disegno di Dio ogni uomo è chiamato a uno sviluppo frutto a un tempo dell?educazione ricevuta dall?ambiente e dello sforzo personale. Dotato d?intelligenza e di libertà, egli è responsabile della sua crescita, così come della sua salvezza. Aiutato e talvolta impedito da coloro che lo circondano, ciascuno rimane, qualunque siano le influenze che si esercitano su di lui, l?artefice della sua riuscita o del suo fallimento: col solo sforzo della sua intelligenza e della sua volontà, ogni uomo può crescere in umanità, valere di più, essere di più». I miei amici visitatori avevano capito bene la situazione. Si erano resi conto che lo ?sviluppo? che avevano sperimentato altrove aveva corrotto, più che sviluppato e si proponevano di non continuare sulla stessa linea. Giuseppe Berton è missionario saveriano in Sierra Leone da oltre 30 anni. Il testo integrale di questo intervento appare sul nuovo numero della rivista Atlantide

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.