Cultura

Le braccia sull’addome proprio come noi

L'islam italiano: parla Hamza Piccardo, «Da una foto ho capito il messaggio che il Papa ha lanciato»

di Paolo Manzo

«Non abbiamo visto nella visita del Pontefice nessun segno di ?reconquista? bensì un passo avanti in quel dialogo interreligioso che siamo convinti debba essere una costante del comportamento dei credenti». Dopo aver letto l?ultimo editoriale di Magdi Allam sul Corsera dedicato all?Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia («un?organizzazione… che mira a imporre il proprio potere teocratico sull?insieme dei musulmani e a convertire all?islam l?insieme degli italiani»), suona perlomeno bizzarro che questa frase l?abbia pronunciata Hamza Roberto Piccardo, ovvero il segretario generale dell?Ucoii, che rappresenta 124 realtà associative e 160 luoghi di culto islamici nel nostro Paese. Ma tant?è. Per capirci qualcosa in più, soprattutto sulle reazioni della comunità islamica alla visita in Turchia del Papa, Vita lo ha intervistato. Vita: Un giudizio spassionato sul viaggio di Ratzinger? Hamza Roberto Piccardo: Utile. Inoltre l?Ucoii ha apprezzato sicuramente il coraggio del Pontefice che, nonostante una situazione che veniva disegnata come addirittura minacciosa nei suoi confronti, ha deciso di fare comunque questa visita pastorale. Vita: Il fatto che Ratzinger nella Moschea Blu si sia rivolto verso la Mecca, che importanza simbolica ha avuto per i musulmani d?Italia? Piccardo: Primo. Il levarsi le scarpe non ha nessun significato rituale ma è una questione puramente igienica. Lo si fa perché sui tappeti noi mettiamo la faccia quando facciamo la preghiera… Secondo. L?orientamento architettonico di tutte le moschee è verso La Mecca. Non è che il Papa potesse girarsi di fianco e pregare sulla sinistra: non sarebbe neppure entrato se per fare uno sgarbo di quel genere… Vita: Insomma, un atto dovuto senza alcun significato per voi dell?Ucoii? Piccardo: No, aspetti, un significato l?ha avuto. Vita: Quale? Piccardo: La preghiera del Pontefice, senza scarpe, ha lanciato questo messaggio ai musulmani: «Io entro nella Moschea Blu nella maniera in cui entrate voi». E poi ho visto su Avvenire una fotografia del Papa nel momento di raccoglimento all?interno della Moschea Blu: le mani sul petto, le braccia raccolte sull?addome… È interessante perché significa che ha continuato nella traccia del Vaticano II, riconoscendo che i musulmani adorano il Dio creatore e non una qualche altra cosa strana. Questo, per noi, è importante. Vita: La guerra di civiltà è dunque un ricordo? Piccardo: Se la guerra non si è diffusa è anche perché la Chiesa si è comportata in una certa maniera. Di questo gliene diamo atto e gliene siamo grati.


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