Formazione

”MedTwinning”, è il ponte multimediale

Le nuove tecnologie al servizio dell'integrazione e della multiculturalit

di Redazione

Parte dall’Italia un ponte multimediale che unisce le sponde del Mediterraneo. E’ ”MedTwinning”, il progetto promosso da Indire e Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione generale Affari Internazionali) che e’ stato presentato ufficialmente a Firenze presso l’educandato della Ss. Annunziata al Poggio Imperiale. L’iniziativa offre l’opportunita’ agli insegnanti italiani di aprire il loro gemellaggio eTwinning a paesi come Algeria, Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia. ”Medtwinning” costituisce in sostanza l’evoluzione di ”eTwinning”, il programma della Commissione europea che promuove gemellaggi tra due o piu’ istituti del Vecchio continente grazie al formidabile supporto garantito degli strumenti multimediali (Internet, e-mail, Skype, lavagna condivisa, video-conferenza, podcasting?). Adesso, in sostanza, l’Italia si pone come accounter delle scuole del Mediterraneo verso le quali potra’ essere allargato uno dei gemellaggi europei gia’ aperti. Oggi e domani a Firenze rappresentanti ed esperti dei Ministeri dell’Istruzione delle sei nazioni coinvolte nel progetto hanno l’opportunita’ di presentare i propri sistemi di istruzione e di incontrare gli insegnanti italiani eTwinning, i cui gemellaggi si apriranno alle scuole mediterranee. Nello specifico, l’Unita’ eTwinning Italia ha selezionato, tra le numerose candidature, circa cinquanta gemellaggi italiani, mentre ogni nazione della sponda sud del Mediterraneo ha designato 10 scuole interessate ad istituire un gemellaggio virtuale, per l’appunto un MedTwinning, con le scuole italiane. Le scuole mediterranee entreranno, quindi, come terzo partner in un gemellaggio eTwinning, che vede protagoniste una scuola italiana ed un’altra europea: l’Italia sara’ un autentico ponte virtuale tra l’Europa e le scuole di questi cinque paesi e quelle dell’Unione europea. Medtwinning rappresenta dunque l’ultima frontiera dei rapporti del sapere che il mondo arabo ha intrattenuto con il nostro continente, una storia di scambi culturali ormai millenaria. ”Sappiamo che i maggiori cambiamenti nella scuola verranno dall’impiego delle nuove tecnologie – dichiara Giovanni Biondi, direttore Indire – non solo per rompere i ”confini” della scuola stessa, ma anche per cambiare il linguaggio, la comunicazione ed attivare i nuovi processi di apprendimento. Le scuole di tutto il mondo sono frequentate dai Digital Native che pongono quindi problemi comuni e nuove prospettive a tutte le latitudini”.


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