Cultura

Diouf a Palazzo Madama: il budget Fao è insufficiente

Durante l'audizione in Senato il direttore generale Fao denuncia: "a fronte di un impegno per 100 milioni di dollari, l'Italia ne ha versati 60''.

di Chiara Brusini

Oggi nel mondo 852 milioni di persone soffrono per fame o malnutrizione. Un’emergenza che puo’ essere affrontata solo con adeguate volonta’ politiche: rispetto agli obiettivi del millennio si e’ registrato un netto arretramento, e se non ci sara’ un significativo incremento della politica di aiuti i traguardi previsti per il 2025 saranno conseguiti solo nel 2150. Questa la precisa denuncia fatta dal Direttore generale della Fao, Jacques Diouf nell’audizione in Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani a Palazzo Madama. Il budget della Fao – ha ancora rilevato Diouf – resta ancora largamente insufficiente rispetto alla dimensione delle esigenze: solo 750 milioni di dollari per due anni. Diouf ha chiarito che l’organizzazione non si limita ad effettuare interventi per fronteggiare le emergenze della fame nel mondo, ma si occupa anche di agricoltura, pesca, allevamento, uso delle foreste, irrigazione. Certamente prioritari sono gli interventi d’urgenza effettuati in vari Paesi asiatici ed africani, ma occorrono azioni sistematiche per affrontare situazioni critiche come evidenzia la situazione del Sud del Sahara in cui solo il 4% delle terre e’ irrigato contro il 14% in Asia. Il Direttore generale della Fao ha anche messo l’accento sulla necessita’ di superare la logica della emergenza con politiche di prevenzione adeguatamente finanziate: per la lotta alle cavallette negli 11 mesi che hanno preceduto la crisi l’Organizzazione ha potuto contare solo su 2 milioni di dollari, mentre nelle 4 settimane successive alla crisi sono giunti ben 54 milioni di dollari quando ormai era troppo tardi. Diouf ha tenuto a sottolineare che dal 1996 a oggi la Fao ha ridotto del 30% i suoi dipendenti, malgrado l’aumento degli stati membri d 169 a 190. Ha anche dato atto all’Italia di non fare mancare il suo sostegno alla politica dell’Organizzazione per l’assistenza ai singoli Paesi, ma – in risposta alle domande poste dal senatore diessino Iovene – ha precisato che il nostro Paese ”a fronte di un impegno a versare 100 milioni di dollari, ne ha versati 60”.


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