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Rutelli lancia una proposta di legge sulle staminali non-embrionali

"Diversamente dalle embrionali, hanno dato ottimi risultati". Appoggio dell'Udc di Buttiglione. Gli interrogativi politici.

di Sara De Carli

Una proposta di legge del ”deputato Francesco Rutelli”, presentata per ”onorare un impegno preso ai tempi del referendum sulla fecondazione”, che vuole ”lanciare un grande progetto sulle staminali” e fare dell’Italia un Paese all’avanguardia in questo campo. Lo stesso presidente della Margherita ne ha parlato questa mattina presentando la sua Pdl che contiene “disposizioni in materia di donazione e di utilizzo a fini terapeutici e di ricerca di cellule staminali fetali, di cellule staminali da cordone ombelicale e di celluce staminali adulte”. ”Si tratta di una testimonianza politica in vista del lavoro della prossima legislatura – ha spiegato Rutelli -. Un pegno della mobilitazione in positivo che credo si debba raccogliere per uscire dalle polemiche sulla legge 40, e sul referendum, e concorrere a un primato che l’Italia puo’ avere sulla ricerca sulle staminali”. Secondo il presidente Dl, l’Italia puo’ diventare ”battistrada nel mondo. Non ci sono barriere ideologiche da varcare, ne’ polemiche, ma solo delle attivita’ da coordinare”. Del resto, ”le staminali hanno gia’ dimostrato la loro straordinaria efficacia, sia nella ricerca che per la tutela della salute”. Per questo, ”la legge cerca di fissare un orizzonte” e risponde ad una riflessione che Rutelli aveva gia’ avviato nei giorni ‘caldi’ del referendum: ”C’e’ la necessita’ che il legislatore e la politica affrontino i grandi temi della ricerca scientifica come la fecondazione ma anche l’eutanasia, con precauzione ma anche con la capacita’ di anticipare le grandi scelte del futuro e le grandi sfide che caratterizzeranno il XXI secolo per trovare soluzioni condivise ed evitare barriere”. A questo proposito, Rutelli individua tre temi su cui misurarsi: ”La banca del Dna, perche’ l’autorita’ del genoma e’ una grande priorita’; il consenso informatico, perche’ i pazienti negli ospedali devono avere una controparte; i trapianti, che saranno sempre piu’ da organi animali”. Insomma, ”i temi della biopolitica devono essere terreno di confronto alto da condividere”. La Pdl presentata da Rutelli a titolo personale è firmata da esponenti di Dl (Castagnetti, Fioroni, Bianchi), Ds, Verdi e Udeur: dovra’ essere una “testimonianza politica per la prossima legislatura al centrosinistra e, mi auguro, a tutto il Parlamento”. Nella proposta si disciplina la donazione e l’utilizzo a fini terapeutici e di ricerca dei tessuti contenenti cellule staminali fetali da aborti spontanei, staminali da cordone ombelicale e staminali adulte. Si definiscono i criteri per la donazione delle cellule, i principi organizzativi di raccolta, conservazione e utilizzo delle cellule, si individua la copertura finanziaria per la legge. Rutelli ha spiegato inoltre che i Dl hanno istituito una commissione di bioetica presieduta da Adriano Ossicini a cui hanno chiesto di lavorare su tre temi che potrebbero diventare fondamentali in pochi anni: la banca e l’autorita’ del genoma, il consenso informato e i trapianti da animali. “Abbiamo chiesto alla commissione – ha concluso il leader della Margherita – che ci aiuti a preparare il terreno perche’ le grandi sfide della scienza del Ventunesimo secolo vengano governate in anticipo dalla politica”. Rocco Buttiglione ha annunciato in una nota l’appoggio dell’Udc a Francesco Rutelli per la proposta sulle cellule staminali non-embrionali. Il presidente dell’Udc afferma infatti: “l’Udc, e mi auguro anche tutta la Casa delle Liberta’, appoggia l’iniziativa di Francesco Rutelli di presentare una proposta di legge per un forte programma a sostegno della ricerca sulle cellule staminali non-embrionali. Come abbiamo detto gia’ durante la campagna elettorale referendaria, le cellule staminali non-embrionali sono il vero cavallo vincente della ricerca contro terribili malattie come il Parkinson, l’Alzheimer e molte altre. Mentre la ricerca sulle cellule staminali non-embrionali ha riportato costanti successi e adesso e’ gia’ nella prima fase applicativa alle terapie di queste malattie, la ricerca sulle cellule staminali embrionali ancora veleggia in alto mare e non da’ nessun risultato affidabile. In questo campo l’Italia per di piu’ ha alcune equipe di ricercatori che sono all’avanguardia nel mondo e quindi c’e’ anche un interesse nazionale italiano nel sostenere tale tipo di ricerca. “Mi auguro che la proposta di legge di Rutelli – prosegue Buttiglione – significhi anche un impegno suo e della Margherita a sostegno della posizione del Governo che in sede di VII Programma Quadro Europeo della ricerca si batte perche’ la ricerca sulle staminali embrionali non venga finanziata con fondi europei e perche’, invece, lo sforzo finanziario dell’Unione europea si concentri sulla ricerca sulle cellule staminali non-embrionali sulle quali l’Europa ha tra l’altro un importante vantaggio competitivo”. “Resta da capire se la proposta di Rutelli possa essere appoggiata dai partiti del centrosinistra. Mentre noi offriamo sostegno a tale proposta – conclude il presidente Udc – vorremmo capire come essa e’ ricevuta nello schieramento di cui l’onorevole Rutelli e’ un uno dei massimi leader e vorremmo capire se il prossimo governo dell’Ulivo, nel caso per altro improbabile che l’Ulivo vinca le prossime elezioni, sara’ a favore di una Europa che finanzia la ricerca e distrugge gli embrioni o sara’ a favore di una ricerca europea che rispetta i diritti della vita”.


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