The best practice. Quel fare solidale che si fa largo tra fidi e pagamenti

Uno sportello per il sociale. Nel quale poter conoscere le associazioni non profit ed effettuare donazioni sicure via internet banking. È l’iniziativa Fare solidale (www.faresolidale.it) avviata da Banca Popolare di Milano per promuovere una collaborazione concreta con le organizzazioni senza fini di lucro. Un ponte tra istituto di credito e solidarietà, ma non solo. Le ?best pratice? di Bpm per uno sviluppo sostenibile abbracciano anche la finanza. Dal 1998 ha lanciato una partnership con Banca popolare etica per la gestione e le strategie di investimento dei fondi etici Valori Responsabili.

Sul fronte cooperativo spiccano anche Banche popolari unite. La primavera scorsa Bpu hanno dato vita a una collaborazione con il Cesvi: cambiando la vecchia carta di credito posseduta con una carta di nuova generazione, la Libra Mastercard, il cliente automaticamente ottiene che Bpu versi al Cesvi tre euro. E il cliente può scegliere a quale fra queste quattro iniziative: Lotta all?Aids, Un aiuto alle popolazione colpite dallo tsunami, Conservazione ambientale in Zimbabwe, Microcredito in Uruguay. Per promuovere l?integrazione degli immigrati Bpu ha poi sviluppato Conto Welcome, un conto corrente che non prevede la concessione di fido o di carte di pagamento, ma offre un forfait di 100 operazioni l?anno con un costo fisso di 20 euro.

Della partita per il non profit c?è anche un peso massimo come Bnl. Oltre alla nota raccolta per Telethon, l?istituto romano sostiene la Comunità di San Patrignano, la Fondazione Sant?Egidio per la pace, Unicef e le ong impegnate per la tutela dei diritti umani. E intanto ha imbastito progetti di welfare a 360 gradi per sensibilizzare le comunità su diverse tematiche. Banca nazionale del lavoro è partner del Parco Scuola del traffico, un progetto di educazione stradale rivolto ai giovani dai 4 ai 16 anni; ha poi aderito a Pentapolis, la prima manifestazione nazionale sui temi della responsabilità sociale d?impresa, che si è svolta a Monza nel giugno scorso; e, infine, appoggia la Lega italiana fibrosi cistica nel programma FC Check web, per collegare via internet la casa del paziente con il suo centro medico di riferimento.