Formazione

Un ateneo per rilanciare Scampia

Si pensa a portare alle Vele una nuova sede della facoltà di medicina

di Redazione

L’area nacque in base alle disposizioni della Legge ‘167’ per l’edilizia popolare e convenzionata e si caratterizzo’ per la forma particolare di quegli edifici, denominati ‘Le Vele’, progettate dall’architetto Franz di Salvo ed in grado di ospitare centinaia di nuclei familiari e destinate a diventare veri e propri edifici-rione, favorendo l’integrazione tra gli abitanti. Un obiettivo pero’ che a Scampia, tra i quartieri piu’ emarginati ed a rischio di Napoli, non e’ mai stato raggiunto da palazzoni che nel tempo invece sono diventati simbolo di degrado e abbandono. Alcune delle sette ‘vele’ sorte sul territorio sono state sgomberate e successivamente demolite, altre verranno sfollate nei prossimi anni o subiranno una profonda ristrutturazione. Attualmente sono oltre 100 le famiglie che abitano ancora in quei palazzoni, in attesa di essere trasferite in abitazioni sostitutive, la cui realizzazione e’ in corso da tempo. In questa ottica di trasformazione va inserito il progetto di portare a Scampia, proprio all’interno di una delle ‘famigerate’ Vele, la sede di una facolta’ universitaria. Lo scopo e la speranza delle istituzioni e’ quello di contribuire, in tal modo, alla rinascita di un quartiere da decenni abbandonato a se stesso e vittima del disagio sociale e della criminalita’ organizzata. Entro qualche anno dunque gli studenti della facolta’ di Medicina si recheranno in quella che oggi e’ la ‘Vela H’, per frequentare corsi e sostenere esami. Nei giorni scorsi il passo decisivo da parte della giunta comunale di Napoli che ha approvato il progetto esecutivo, redatto dallo studio del professor Vittorio Gregotti, su proposta del vice sindaco di Napoli, Sabatino Santangelo.


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