Iraq: altissima affluenza alle urne, anche i sunniti votano in massa

Alta affluenza alle urne nelle prime elezioni legislative del dopo Saddam in Iraq, dove a fine mattinata sembra essere stata gia’ superata la percentuale di votanti del referendum sulla Costituzione del 15 ottobre.
Una massiccia affluenza e’ stata registrata nella provincia di Al-Anbar, ma a Falluja e Khaldiya (55 e 60 km a ovest di Baghdad) gruppi di elettori hanno protestato per il mancato arrivo delle urne, denunciando un asserito ”complotto del governo sciita contro i sunniti”, che a differenza delle precedenti elezioni del 30 gennaio sembrano aver deciso stavolta di recarsi a votare in massa.

‘Questa e’ una grande giornata, in cui vediamo il popolo iracheno assumersi la responsabilita’ di votare per un futuro migliore. E’ anche un giorno di festa e una grande vittoria contro il terrorismo”, ha dichiarato il presidente Jalal Talabani, che alle 07 in punto e’ stato il primo a votare nel seggio allestito nella scuola Jamal Tahir nel centro di Suleimaniya, la sua roccaforte nel Kurdistan iracheno. L’altro leader curdo Mustafa Barzani ha votato poco dopo a Erbil, seguito a meta’ mattinata dall’ex premier ad interim Iyad Allawi, che si e’ recato nel seggio riservato alle personalita’ politiche nella Zona Verde a Baghdad, e dal leader sciita Abdul Aziz al-Hakim, che si e’ invece presentato in un seggio nel centro della capitale accompagnato da un centinaio di seguaci che scandivano versetti del Corano.

La lista sciita capeggiata da Hakim, l’Alleanza irachena unita, viene sempre data per vincente, come gia’ in occasione delle elezioni del 30 gennaio per l’Assemblea costituente, ma gli osservatori prevedono ancora una volta che non riuscira’ a conseguire la maggioranza assoluta e sara’ percio’ costretta a dar vita a un nuovo governo di coalizione.