Politica

Lavoro e solidarietà, un’agenda scritta con il terzo settore

Parla Alessandra Mandarelli, assessore regionale alle Politiche sociali: «La politica migliore è quella fatta con la gente» di Luca Zanfei

di Redazione

«La politica migliore è quella fatta tra la gente». Si racchiude in uno slogan lo spirito di Alessandra Mandarelli , assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio. Poche parole per lanciare un messaggio chiaro: gli interventi efficaci partono dall?analisi dei bisogni a livello territoriale. E le ultime iniziative dell?assessorato vanno in questa direzione: la Regione Lazio sarà una delle prime amministrazioni a legiferare sul capitolo della cittadinanza agli immigrati. Un?iniziativa all?avanguardia in Italia, che ha visto nel dialogo con la società civile il proprio valore aggiunto. «Per noi il rapporto con il terzo settore è fondamentale perché garantisce uno sguardo competente sui veri problemi locali», spiega la Mandarelli. «Per questo stiamo investendo molto sull?applicazione della 328, trasferendo il 97% dei fondi disponibili direttamente ai Comuni. L?idea è quella di spingere perché la società civile sia coinvolta attivamente nella programmazione e gestione delle politiche ». Proprio nell?ottica della promozione del terzo settore, la Regione ha avviato una stretta collaborazione con Unionfidi per facilitare l?accesso al credito alle organizzazioni che gestiscono servizi assistenziali in convenzione con gli enti locali. Da adesso un fondo di rotazione garantirà una rosa di banche nell?applicazione di un tasso agevolato per tutte le richieste di prestito da parte delle organizzazioni sociali. «Trovo assurdo che le lungaggini burocratiche costringano le associazioni e le cooperative a ricorrere a prestiti onerosissimi pur di avere a disposizione i finanziamenti per garantire il servizio», argomenta la Mandarelli. «D?ora in poi in poi basterà presentare un certificato di credito alle banche per godere del tasso agevolato ». Insomma, la sfida dell?assessore sembra quella di promuovere il dialogo con il terzo settore per investire su politiche innovative, anche perché l?agenda è fitta. A stretto giro di boa ci saranno da affrontare i temi delle violenze sulle donne e del disagio minorile. Ma saranno soprattutto la lotta alla povertà e le politiche del lavoro le sfide della Regione. In questo senso, «stiamo preparando la prima legge in Europa sulla riforma del reddito minimo di inserimento in un?ottica di universalità. Lo stanziamento per ora è di 10 milioni, che utilizzeremo per pianificare interventi mirati, in rapporto con le cooperative sociali. A breve attiveremo il tavolo di concertazione con tutte le realtà sociali». E ancora «stiamo cercando nuove modalità di reperimento delle risorse per promuovere il turismo sociale e la cultura, settori che, come ha dimostrato il sindaco Veltroni, rappresentano un nuovo modo di creare sviluppo economico e sociale».


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