Politica

Studenti lombardi: dei gran secchioni

Gli studenti lombardi ai primi posti delle classifiche nazionali ed internazionali. Presentati oggi i risultati della ricerca OCSE -PISA

di Carmen Morrone

A fronte di una media nazionale con l’Italia agli ultimi posti della classifica europea, gli studenti lombardi possiedono buone competenze, con elevate prestazioni soprattutto in matematica. Il dato è emerso dal Convegno organizzato oggi presso l?Istituto Professionale Cavalieri dall’IRRE Lombardia, che assieme all’INValSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) ha presentato i risultati di un?analisi sul livello di preparazione dei quindicenni lombardi in lettura, matematica, scienze e problem solving. La ricerca, la prima a livello regionale a fornire dati concreti, significativi e statisticamente attendibili, si inserisce nel quadro dell’indagine internazionalePISA (Programme for International Student Assessment), promossa dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sulla valutazione delle competenze dei quindicenni scolarizzati di 42 Paesi nel mondo. I dati collocano la Lombardia a 519 su una media OCSE di 500, contro un punteggio complessivo dell?Italia di 466, evidenziando dunque la buona performance degli studenti lombardi. In più, la Lombardia si distingue per una percentuale di studenti eccellenti superiore alla media italiana ed OCSE (17% contro il 7% italiano) e per una media di studenti scadenti inferiore a quella italiana ed OCSE (33% contro 57% italiano). I risultati variano in relazione al tipo di scuola frequentato (liceo, istituto tecnico o istituto professionale) e alle caratteristiche socio-professionali della famiglia, che si riflette soprattutto in matematica dove le prestazioni sono nettamente gerarchizzate. La ricerca ha evidenziato, come è ovvio, che gli studenti i cui genitori svolgono lavori ben retribuiti, che sono più istruiti e hanno la possibilità di usufruire di più ?beni culturali?, hanno in media i risultati migliori. Ma tra gli studenti italiani e quelli lombardi in particolare, la differenza di prestazioni si mantiene anche a parità di status; di conseguenza, queste divaricazioni non sono interamente spiegabili con la differenza di livello socio-economico. Una curiosità interessante nell’analisi dei fattori socio-economici, risiede nel fatto che il livello economico sembra essere uno strumento di trascinamento più forte del livello culturale: più facile dunque, che, a quindici anni, ottenga risultati scolastici migliori il figlio di un imprenditore piuttosto che di un professore. I risultati di PISA 2003 suggeriscono inoltre che sia gli studenti, sia le scuole forniscono prestazioni migliori in presenza di un clima caratterizzato da elevate aspettative, sostenute da forti relazioni insegnanti/studenti: sono le situazioni in cui gli studenti sono disposti ad un forte impegno, mostrano interesse e minori livelli di ansia verso la matematica, e lavorano in un clima positivo e disciplinato. Analizzando le disparità di genere, la ricerca evidenzia che, se a livello internazionale le ragazze sono di solito meno brave dei ragazzi, in Lombardia il gap è inferiore a quello della maggior parte degli altri Paesi. Inoltre, per alti livelli socio-economici, le ragazze tendono a migliorare più velocemente e in maniera più consistente dei ragazzi. Quanto al rendimento generale, le ragazze sono più concentrate sui valori medi, mentre i ragazzi tendono più facilmente a polarizzarsi agli estremi di eccellenza o di mediocrità. Il confronto fra il punteggio PISA e i voti in pagella degli studenti lombardi e di quelli italiani suggerisce infine qualche interrrogativo suscettibile di ulteriori sviluppi: perché gli studenti lombardi hanno in pagella voti più bassi dei loro coetanei nel resto d?Italia pur essendo migliori secondo i punteggi OCSE? Il gap riconduce a sistemi di misurazione eterogenei in ambito nazionale. Le possibili implicazioni del progetto PISA sul piano della progettazione didattica scaturiscono anche dall?analisi dei risultati delle prestazioni degli studenti lombardi nello specifico delle diverse aree della matematica: se nelle aree tradizionali, come l?algebra e la geometria, il campione lombardo è nettamente al di sopra non solo della media italiana, ma anche europea, nelle aree innovative, legate a problemi di probabilità, incertezza e previsionalità, gli studenti lombardi diminuiscono notevolmente la performance. I risultati del prossimo ciclo, PISA 2006, impegneranno gli studenti quindicenni in un?indagine sulle competenze scientifiche relative alla conoscenza, comprensione, consapevolezza e disponibilità a confrontarsi criticamente con la dimensione scientifica. Se certi risultati attuali sono conseguenza di arretratezza e incompletezza della didattica nel nostro paese, come intervenire tempestivamente per non sottrarcialla scommessa scientifica? Come ha affermato Tiziana Pedrizzi, coordinatrice del Convegno e responsabile di PISA 2003 per l?IRRE Lombardia, «l?importanza di conoscere, analizzare e discutere questa indagine riveste carattere di assoluta attualità. Il rapporto IRRE Lombardia – che si affianca a quello di INValSI – vuole essere da parte di questo ente di ricerca un primo passo verso lo sviluppo a livello lombardo di attività organiche relative ad analisi di dati concreti ed affidabili sullo stato di istruzione nella nostra Regione». «Il rapporto PISA 2003 sulla Regione Lombardia ? ha affermato Giuseppe Meroni, Presidente IRRE Lombardia ? costituisce, insieme al rapporto nazionale, un importante punto di riferimento per le nostre scuole. L?obiettivo è quello di offrire agli operatori della scuola e ai cittadini un collegamento effettivo con i livelli di ricerca scientifica più avanzati a livello internazionale, fornendo informazioni adeguate sui fenomeni culturali e sociali che si svolgono intorno a noi». «La scuola – ha dichiarato Alberto Guglielmo, Assessore all?Istruzione Formazione e Lavoro della Regione Lombardia – è senza dubbio un luogo privilegiato in cui tradizione e innovazione possono essere coniugate sviluppando in modo intelligente le molteplici possibilità offerte nell?era della globalizzazione. Come evidenzia il programma PISA 2003, infatti, il ruolo della matematica è assolutamente centrale nel formare individui flessibili, curiosi e competitivi. Con questa iniziativa, l?Assessorato all?Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia conferma nuovamente il suo impegno verso un sistema formativo regionale organico in cui ogni studente possa seguire un percorso adeguato alla sua crescita, ai suoi bisogni, soprattutto alla sua persona». «La Lombardia ? ha affermato Giacomo Elias, Presidente INValSI – è giustamente orgogliosa dei propri risultati che la collocano ai primi posti delle classifiche nazionali ed internazionali. E? questo un fatto che premia il lavoro di quanti operano a diverso titolo nella scuola e che giustificano il nuovo slogan dell?INVaLSI ?Valutare per Valorizzare». Per Mario Giacomo Dutto, Direttore Scolastico Regionale della Lombardia, i dati emersi dalla ricerca configurano «una rivoluzione silenziosa ed un?interessante occasione per offrire alla comunità internazionale un?immagine della nostra scuola anche all?interno del quadro legislativo in fieri. La Lombardia si colloca infatti in modo naturale, per ragioni sia geografiche che storiche ed economiche, in un contesto che supera quello nazionale, per fungere in certo modo da ponte con l?Europa e con le altre comunità extraeuropee». «Il progetto PISA ? ha affermato Maria Teresa Siniscalco,Responsabile nazionale INValSI PISA 2003, si propone di valutare in che misura la scuola prepara i giovani ad affrontare la vita, con la capacità di esercitare una cittadinanza attiva e consapevole, di inserirsi in un mercato del lavoro che richiede mobilità e adattamento continuo. L?indagine può senz?altro contribuire a programmare interventi e politiche scolastiche mirate». Al Convegno, che ha suscitato grande interesse nel mondo scolastico, hanno assistito più di 200 partecipanti. Ulteriori dati di approfondimento sono disponibili sul sito dell’ IRRE Lombardia (http://www.irre.lombardia.it/valutazione/va_00_pisa_06.php).


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