![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/ffa65556-73eb-4573-8808-ee4015b801ac_large.png)
Prima di prendere i voti, Jorge Bergoglio tra il 1964 e il ’65 fu professore di letteratura, psicologia e arte nel collegio dell’Immacolata Concezione di Santa Fe, una città a 600 chilometri da Buenos Aires. I suoi allievi lo chiamavano carucha , faccia da bambino, come racconta Jorge Milia, oggi giornalista e firma di punta del Diario Castellanos: «In realtà Bergoglio era estremamente fermo e determinato, ma aperto. Se avevi un interesse su un tema in particolare ti dava tempo e spazio per coltivarlo: una novità assoluta per quel periodo. Addirittura ti aiutava, a patto però che tu studiassi anche tutto il resto, cioè i classici della letteratura spagnola, e solo dal quarto anno anche quelli argentini».
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/349be958-3e3d-428d-97aa-534a23d13bea_large.jpeg)
Il fumetto sul numero di VITA Bookazine di agosto
L’episodio narrato nel fumetto che trovate su questo numero di Vita, disegnato da Marta Baroni, è relativo a quel momento della storia di Bergoglio ed è emblematico del suo metodo. Volle invitare il più grande scrittore argentino, Jorge Louis Borges, a tenere una sorta di workshop nella sua classe. Tra l’incredulità dei suoi allievi riuscì nell’impresa. Borges arrivò in treno da Buenos Aires e seguì il lavoro dei ragazzi, dando lezioni di scrittura
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/d4662a39-d401-4abc-9b93-d773d6bdb6bf_large.png)
Nel 1965 lo scrittore aveva 66 anni, il gesuita 28. Borges era mondialmente conosciuto e Bergoglio era solo un giovane “maestrino” della Compagnia di Gesù.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/e95a4ee0-e258-42fb-ab1b-c55d71573904_large.jpeg)
Ricorda sempre Jorge Milia: «Noi, alunni di Bergoglio, già da tempo avevamo a che fare con Borges, i suoi racconti e le sue poesie. Fu forse questa la carta vincente.
Borges lo disse in varie occasioni: quello che lo aveva sorpreso, quasi affascinato, era che adolescenti come noi avessero letto tanto della sua opera». Alla fine della settimana gli allievi consegnarono allo scrittore una cartella con i racconti che avevano scritto sotto la sua guida. Sulla cartella avevano messo un’etichetta: “Cuentos originales”.
Con massima sorpresa, qualche mese dopo il professor Bergoglio si vide recapitare una lettera Borges in cui chiedeva l’autorizzazione a pubblicare una selezione di quei racconti, con sua prefazione. Titolo del libro: “Cuentos originales”.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/3267e297-fa49-4621-8055-24533c30a63c_large.png)
Jorge & Jorge
Illustrazioni a cura di Marta Baroni
Testi a cura di Giuseppe Frangi
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/9aa361ed-3cf9-4c3e-9acc-34aa559a100d_large.png)