È il premio di giornalismo più antico d’Italia, nel suo albo d’oro figurano grandi firme come quelle di Sergio Zavoli e Oriana Fallaci, Indro Montanelli ed Eugenio Scalfari, ma anche Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini, Arrigo Levi, Mauro De Mauro e Lietta Tornabuoni. Stiamo parlando del Premiolino, un riconoscimento prestigioso che quest’anno, arrivato alla sua 59esima edizione, la prima che vede la partnership di Bmw SpecialMente, ha inserito nuovi nomi nel suo albo d’oro. Accanto a Paolo Berizzi, Paolo Bricco, Claudia di Pasquale, Francesco Piccinini e Franco Sabatini che hanno vinto il Premiolino 2019 c’è la prima persona che si è aggiudicata il nuovo “Premiolino-Bmw SpecialMente” per la forza umana, politica e letteraria con cui affronta tutti i giorni il durissimo colpo subito da ragazzino. Mai con rabbia, rancore, odio verso chi acuisce i suoi problemi con rinvii burocratici, solidarietà ipocrita, silenzi indecenti. Ma, al contrario, con un’ironia ricca di intelligenza e buone letture che spiazza le cattive coscienze. Il vincitore di questo nuovo riconoscimento destinato a chi valorizzi e promuova l’inclusione sociale è Giovanni Cupidi.
«Per me è stata una grande sorpresa» ammette il giovane quarantenne siciliano, tetraplegico dall’età di 13 anni. «Una volta che mi sono ripreso dallo stupore, mi sono sentito molto onorato e orgoglioso anche per tutto l’impegno profuso negli ultimi anni che mi è costato un grande lavoro e mi ha messo in contatto con tante persone».
Con il suo blog e il suo libro “Noi siamo immortali – Due vite racchiuse in un’unica esistenza” guarda ai problemi, li denuncia, ma come spiega lo fa «dal punto di vista della soluzione». Una modalità che viene riconosciuta anche dalla motivazione del premio. Ma come fa a essere sempre ironico? «Penso sia legato a un percorso personale e caratteriale, ma anche sul lavoro ben fatto dalla mia famiglia che mi ha accompagnato sempre», spiega aggiungendo che il suo essere sempre propositivo è qualcosa che è maturato nel tempo «ho preso coscienza del fatto che anche quando mi sono ritrovato a compiere gesti forti di protesta, accanto c’era sempre la proposta. In tutti gli aspetti della mia vita tendo a non “perdere tempo” con ciò che non serve. Da qui forse deriva la mia capacità di selezionare le cose buone, stando attento a quelle per cui vale la pena impegnarsi e questa vale sia nella quotidianità come nella battaglia per i diritti delle persone con disabilità come quella per la fisioterapia quotidiana».
Nel suo blog ci sono notizie, commenti, annunci «qui pubblico quello che siamo riusciti a fare in Sicilia, per esempio per condizionare l’amministrazione regionale, nel 2017 abbiamo fatto la rivolta delle carrozzine dal momento che lo stanziamento di fondi per la disabilità era a zero, dopo due anni di impegno il fondo prevede 190 milioni. Sono battaglie che mi hanno richiesto un notevole sforzo fisico e nervoso» ricorda Giovani Cupidi che è anche vicepresidente del Comitato siamo handicappati No Cretini! E le battaglie per i diritti delle persone con disabilità e il loro riconoscimento concreto non si fermano alla Sicilia, ma hanno assunto anche un livello nazionale. Un impegno a 360 gradi dunque. Ma a chiedergli quale considera la sua più grande vittoria Giovanni Cupidi risponde «lo studio, la laurea e il dottorato di ricerca in statistica applicata. Lo studio», insiste «è ciò che mi ha permesso di aprirmi al mondo».
Già perché nel 1991 quando fu colpito dalla malattia sconosciuta che lo ha condotto rapidamente alla tetraplegia si era ritrovato «a non avere più un dialogo, chi mi circondava aveva paura di dire… Ecco allora ho capito che uscire dall’isolamento dipendeva da me. Ho cercato di invertire il paradigma, di far abbandonare atteggiamenti pietistici e per me una grande vittoria è qualcuno con cui sono in relazione che mi dice “la tua disabilità… me la sono scordata”. L’abbattimento delle barriere mentali è forse più difficile che tirar giù due gradini».
Una grande vittoria è qualcuno con cui sono in relazione che mi dice “la tua disabilità… me la sono scordata”….
Il libro, pubblicato con la giornalista Veronica Femminino nel 2018 è stato il «suggello a tre anni di impegno di cui sono veramente orgoglioso».
Un suggello, ma non la fine di un impegno, da un lato per far conoscere la sua storia e dall’altra per le battaglie sui diritti delle persone con disabilità in Sicilia e non solo. «Sono poliedrico, porterò il libro nelle scuole in un percorso con i ragazzi e parteciperò a dei festival letterari. Con un amico regista, Luca Vullo mi sono inventato una formula teatrale e abbiamo già presentato due spettacoli, a Palermo e Avola, sul tema dei disturbi dell’apprendimento…». Si fa fatica a star dietro al turbinio di iniziative, interessi, incontri e battaglie che vedono Giovanni Cupidi protagonista e promotore. «L’inclusione nasce dal coinvolgimento dai temi più piccoli a quelli più grandi come per l’emergenza lavoro che per le persone con disabilità è un campo pieno di barriere, nonostante le leggi».
Tanti i personaggi che si sono coinvolti con Cupidi, da Jovanotti che ha firmato la prefazione del suo libro a Ficarra e Picone (nella foto), difficile non lasciarsi contagiare dalla sua irresistibile voglia di fare.
Il riconoscimento Premiolino-Bmw SpecialMente si inserisce nel solco del progetto BMW SpecialMente (www.specialmente.bmw.it), che ha raggiunto finora oltre 850mila persone, nato dalla volontà di Bmw Italia di raccontare le attività e le idee del Gruppo, raccogliendo sotto un unico nome tutte le iniziative di Corporate Social Responsibility.
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