Un documentario racconta Venezia dal punto di vista dai veneziani e delle loro barche. È “Venezia Liquida”, il nuovo film del regista veneziano Giovanni Pellegrini prodotto dalla società di produzione Ginko Film.
Si tratta di un film “acquatico” che racconta le minacce che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa città di Venezia e i cambiamenti climatici che la sommergono sempre più frequentemente da un lato, il turismo di massa che rischia di farla affondare dall'altro.
Questa settimana “Venezia Liquida” racconta la storia di Davide De Polo e delle iniziative per la tutela dell’ambiente e del territorio lagunare promosse da “Legambiente”.
Davide è un volontario del circolo veneziano di Legambiente. Da anni assieme ai compagni organizza attività di monitoraggio dell’inquinamento e campagne di pulizia delle spiagge delle isole di quell’arcipelago dimenticato che circonda la città di Venezia. I dati purtroppo non sono confortanti, negli ultimi anni le plastiche che galleggiano nelle acque della laguna di Venezia sono aumentate a dismisura ed è stato calcolato che nella sola Venezia ogni 15 metri galleggia un rifiuto. Queste plastiche poi o vengono ingurgitate dai pesci per entrare nella catena alimentare (anche la nostra) o si spiaggiano e molto spesso vengono inglobate nella vegetazione.
Legambiente da anni organizza campagne per combattere questo problema e cercare di sensibilizzare la gente su un tema che ci riguarda molto più da vicino di quello che spesso siamo propensi a pensare.
“Venezia Liquida” è un progetto di Ginko Film
“Venezia Liquida” diventerà un documentario. Le riprese si chiuderanno entro la fine del 2020. Per concludere post produzione e montaggio, Ginko Film ha lanciato una campagna di crowdfunding su produzionidalbasso.com
“Venezia Liquida” è sostenuto da LEGAMBIENTE, ASSOCIAZIONE VELA AL TERZO, ASSOCIAZIONE SETTEMARI
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