Autonomia e disabilità

Disabilità intellettiva e vita autonoma

Le Fondazioni Cariparo e "Oggi e Domani", con il sostegno di Intesa Sanpaolo, promuovono un bando da 1,5 milioni di euro per progetti di supporto e di accompagnamento

di Rossana Certini

Sede Fondazione Cariparo_Facciata Palazzo del Monte_Padova
Palazzo del Monte, Sede Fondazione Cariparo

Si chiama “AutonomiaPiù” ed è il nuovo bando promosso da Fondazione Cariparo, in collaborazione con Fondazione Oggi e Domani Ets con il sostegno di Intesa Sanpaolo, rivolto a progetti per il miglioramento del livello di autonomia delle persone con disabilità intellettiva. Obiettivo: supportare e accompagnare la persona con disabilità intellettiva verso l’autonomia, grazie a percorsi di vita personalizzati che coinvolgano la famiglia, la rete sociale e la comunità

Con un plafond di 1,5 milioni di euro (di cui 750mila euro messi a disposizione da Fondazione Cariparo e altrettanti da Intesa Sanpaolo) il bando intende sostenere interventi che promuovano forme abitative partecipate, anche innovative, quali la residenzialità flessibile, il co-housing, il condominio solidale, unitamente a percorsi occupazionali o lavorativi, ad attività di inclusione sociale e a un percorso di consapevolezza sulla protezione giuridica ed economica per il dopo di noi.

Ma, anche, favorire la crescita delle competenze e della progettualità gestionali di quelle realtà che si occupano già dell’autonomia della persona con disabilità intellettiva, ma che necessitano di adottare nei loro interventi una visione sistemica, che include quindi anche la famiglia e la comunità, e criteri di sostenibilità a lungo termine.

Dare autonomia alle persone con disabilità significa, in primis, restituire loro dignità

— Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo

«Questo bando», spiega Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo, «è uno dei primi interventi concreti che abbiamo messo in campo con la Fondazione Oggi e Domani la cui nascita abbiamo fortemente voluto come Cariparo lo scorso autunno perché la legge 112/16 da sola riesce a soddisfare parzialmente i tanti bisogni e le preoccupazioni delle famiglie con figli con disabilità, soprattutto in assenza di adeguati strumenti e modelli da seguire. È un impegno sul quale ci siamo spesi, e ci stiamo spendendo, per garantire un futuro dignitoso alle persone con disabilità e per stimolare anche la società civile a prendersene cura quando le loro famiglie non ci saranno più. Dare autonomia alle persone con disabilità significa, in primis, restituire loro dignità».

Gilberto Muraro, presidente da Fondazione Cariparo

Ogni progetto potrà ricevere al massimo 100mila euro, avere una durata triennale ed essere presentato da enti riconosciuti come del Terzo settore (ai sensi del D.L 117 del 2017) e da quelli di natura privata non profit con personalità giuridica, che hanno sede e operano nelle province di Padova e Rovigo, costituiti da almeno tre anni e che abbiano una consolidata esperienza operativa nell’ambito della disabilità intellettiva e in particolare in progetti volti a migliorare le autonomie e la vita indipendente. Sono esclusi dal bando quei progetti che ricevono già un contributo nell’ambito del Pnrr.

La scadenza per la presentazione delle domande, esclusivamente in formato telematico, è fissata per le 17 del 29 settembre 2023.

Giovedì 20 luglio, invece, sono in programma due incontri di approfondimento, in presenza, per illustrare gli obiettivi del bando e le modalità di presentazione dei progetti. Il primo a Rovigo alle 10.30 nella Sala Stucchi di Palazzo Cezza in piazza Vittorio Emanuele II. L’altro a Padova alle 15 in sala conferenze di Palazzo del Monte di Pietà in Piazza Duomo.


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