Famiglia
IL Paese delle donne
Informare al femminile, più di una scommessa lanciata dalle donne a favore delle altre donne
Associazione culturale Il Paese delle donne
via M. Boiardo, 12 – 00185 Roma
tel. 06.3754158 – 06.6871479
www.womenews.net – pdd@isinet.it
Fondata nel 1986
Presidente: Marina Pivetta
Scopo: diffondere l?informazione tra le donne
L?associazione culturale per l?informazione il Paese delle donne si è costituita a Roma nel 1986, non ha fini di lucro ed è formata esclusivamente da donne. È nata con lo scopo di consentire con ogni mezzo la diffusione e lo scambio dell?informazione tra donne; promuovere studi e ricerche con riferimento, in particolare, all?attività e ai problemi femminili al fine di superare la carenza di informazione esistente. Inoltre, teorizzare e sperimentare modalità nuove, al femminile appunto, nella produzione di informazione e nella professione giornalistica. Costituitasi dopo due anni di esperienza redazionale nel quotidiano Paese Sera, durante i quali Il Paese delle donne, con una propria testata, era uscito con due pagine autogestite settimanali, l?associazione, chiusa questa esperienza, ha edito in proprio il Foglio de il Paese delle donne, agenzia quotidiana a diffusione nazionale. Noto come il Foglio rosa esce da anni regolarmente.
Negli anni l?associazione ha continuato a esprimersi con una serie di iniziative tra le quali seminari e convegni sull?informazione, ha pubblicato nel 1989 (in collaborazione con l?Udi circolo La Goccia) l?opuscolo Marinella storia di una violenza, storia di un?ingiustizia; e poi, trasmissioni radiofoniche autogestite con l?emittente romana Radio città futura e televisive all?emittente laziale Teleambiente (1993 – 94).
Tra le altre attività la costituzione di una rete di testate, tra cui Tempo di Marea, Manifesta, Noi donne, con la quale ha promosso convegni sull?editoria giornalistica al femminile. L?associazione inoltre, ha sempre messo a disposizione il proprio archivio. Tante attività che testimoniano il motto dell?associazione che, come sottolinea Ines Valanzuolo, redattrice del giornale è: «Tra il grido e il silenzio scegliamo la parola».
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