Sussidi pubblici? Venture capital? Fondazioni bancarie? Borsa sociale? Non solo. In Inghilterra anche la lotteria finanzia l’impresa sociale. Big Lottery Fund distribuisce per “buone cause” circa 2,8 miliardi di sterline (che fanno poco più di 3 miliardi di euro) e di questi 100 milioni l’anno (fino al 2015) sono dedicati a sostenere progetti di imprese sociali. Il programma si chiama Reaching community e, tra l’altro, finanzia iniziative di riqualificazione di beni immobili per attività comunitarie (lo so sono noioso). Due le taglie dei finanziamenti (peraltro con una procedura di selezione che pare agevole): full fat (il nome dice tutto, è roba grossa da 500mila sterline) e light (quasi un microcredito fino a 40mila) giusto per affrontare le contingenze negative della crisi. E in Italia che succede tra gratta e vinci, win for life e superenalotto? Si prende tutto lo stato. Quello stesso stato che poi fa penare per l’elemosina del 5 per mille. Tanto che i pagamenti degli ultimi giorni vengono celebrati dalle organizzazioni del settore come una vittoria epocale.
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