C’è un social network emergente tra gli imprenditori sociali. Ma non è facebook – troppo mainstream e iperstrutturante il profilo – e meno che mai twitter – troppo sintetico per gente che ama riflettere a voce alta -. E’ il più miserello doodle. Non so neanche se si possa definire un social network, ma certamente è un ottimo prolungamento dell’attività tipica di un imprenditore sociale: programmare e gestire momenti collettivi. Che si tratti di riunioni di equipe tra operatori, tavoli di programmazione, meeting con gli utenti dei servizi poco importa. E’ comunque un incontro, che spesso richiede una gran fatica per essere organizzato. Negli ultimi dieci giorni ho già ricevuto tre convocazioni via doodle, con una pletora di date e di partecipanti possibili. “Easy scheduling”, il suo motto parla chiaro. E’ un caro, vecchio strumento che, almeno in teoria dovrebbe semplificarti la vita perché è in linea diretta con quello che fai. Punto. In attesa di capire come i social network “veri” la vita ce la rivoluzioneranno, gli imprenditori sociali provano almeno ad organizzarsi dall’oggi al domani. Chissà se ci riusciranno. Forse dovrebbero investire un pò di più sulla gestione degli incontri non solo a monte, ma anche a valle. Ad esempio curando di più la reportistica (il verbale!) come ben argomenta questo post di Graziano Maino.
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