Welfare

Massimo ribasso: dall’appalto a Groupon

di Flaviano Zandonai

Groupon fa discutere: le sue offerte a prezzi scontatissimi riguardano non solo hard disk, pacchetti vacanze, gomme invernali ma anche welfare. Per ora soprattutto quello “out of pocket” come le visite dentistiche, sollevando un sacco di polemiche da parte delle organizzazioni di rappresentanza dei professionisti coinvolti che segnalano uno scadimento della qualità a prezzi così bassi. La cosa è ormai di dominio pubblico; ne ha parlato, tra gli altri, Caterpillar, alla radio qualche alba fa. Ma curiosando nel portale che è anche un social network dislocato territorialmente, non è difficile trovare altre offerte interessanti: 24 euro invece di 150 per un check up completo di analisi del sangue e delle urine. Chissà, magari c’è già anche qualche servizio sociale: assistenza, conciliazione, counselling. Una specie di test per imprese sociali che vogliono cambiare modello di business e darsi per davvero al low cost. Altro che gare d’appalto pubbliche al massimo ribasso. I parametri di Groupon non sono certo quelli della pubblica amministrazione. Il riferimento è diretto al cliente e richiede, con tutta probabilità, una notevole capacità di individuare il prezzo giusto a seconda della prestazione e dell’interlocutore. Certo, il prezzo non è tutto. Però è anche vero che ci sono molti margini per limare i costi di prestazioni sociali erogate secondo una logica organizzativa e gestionale, quella pubblica, solo di recente orientata al contenimento della spesa e con ancora notevoli margini di miglioramento. Basti ricordare che uno studio recente dell’Università Bocconi rilanciato sull’inserto Nova de Il Sole 24 ore stimava in 43 miliardi di euro il risparmio per la pubblica amministrazione derivante da un massiccio piano di digitalizzazione della documentazione. Limitandosi ai soli parametri di efficienza si possono contenere i costi senza compromettere, anzi spesso aumentando, la qualità e allargando la platea dei beneficiari. Il che significa, nel linguaggio del welfare, maggiore copertura.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.