Rubo il formato lettera che spesso usi nel tuo blog per una richiesta che potrà sembrare, e un po’ forse e’, estemporanea. Credo sia necessario un intervento da parte tua, e anche delle organizzazioni con cui collabori, per cercare una ricucitura tra Gran Bretagna e Unione Europea. Non tanto per un unanimismo europeista che ha fatto il suo tempo e che rischierebbe di irrigidire ancor più gli inglesi. E neanche per salvare l’euro e le banche (sarebbe un po’ da megalomani). Insomma non per quelli che sembrano essere i motivi alla base del mancato accordo. Servirebbe piuttosto un intervento che richiami la necessità di mantenere in vita un sistema di relazioni sociali che sotto l’etichetta dell’innovazione sociale sta ridando spinta a istituzioni comunitarie in cronica crisi di legittimità. Proprio ora che, grazie anche al contributo del governo e della civil society inglese si e’ giunti alla definizione di una nuova politica “sociale” europea che ne rilanci il sistema di mercato e, attraverso esso, un modello di soft power su scala internazionale. Rompere definitivamente adesso significherebbe non solo dare mano libera alla speculazione finanziaria per piazzare gli ultimi colpi alla moneta unica, ma indebolire, o addirittura interrompere, un percorso di riforma che peraltro, come ben sai, chiama in causa le stesse organizzazioni della società civile. Un ampio fronte di soggetti dalle forme e denominazioni variegate che però, seppur tra incertezze e rinculi, almeno si saluta. Non come Nicholas e David.
Cheers.
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