Il famoso proverbio calza a pennello per riassumere la polemica tra la piattaforma delle imprese sociali inglesi e Salesforce in merito all’utilizzo del termine “Social Enterprise”. E’ proprio inutile chiudere il recinto quando i buoi sono scappati. Il recinto, infatti, in ambito non profit è un brand (non so quanto tutelabile), un oggetto normativo, un concetto scientifico e un termine di uso comune per riferirsi alle forme imprenditoriali del settore. Ma è anche un’espressione sempre più diffusa presso aziende e professionisti – mica solo Salesforce – che producono software (e relativo pensiero) per sviluppare maggiore relazionalità tra l’impresa e i suoi clienti, collaboratori, stakeholders in generale. Quanto ai buoi a scappare non è solo Social Enterprise ma anche Social Business e, più recentemente, Social Economy (in quest’ultimo caso per mano di McKinsey). Praticamente buona parte del vocabolario non profit. Che fare? Social Enterprise UK ne ha approfittato per lanciare una campagna – not in our name – che è un pò di denuncia e un pò di promozione, mettendo così pressione a Salesforce. La quale risponde dicendo di voler utilizzare il termine Social Enterprise solo nel campo delle ICT “because companies are looking for new ways to connect with customers, partners and employees and [we are] empowering them with what we call social enterprise technologies”. Insomma nel tentativo di smarcarsi dal confronto Salesforce in realtà dimostra che anche il for profit vuole concorrere alla produzione di valore sociale dentro e fuori i confini organizzativi grazie all’utilizzo di queste tecnologie. A questo punto forse è il caso di deporre le armi e aprire un confronto non tanto sull’utilizzo di questo o quell’altro termine, ma piuttosto sulle diverse forme e modalità attraverso cui diversi attori imprenditoriali perseguono finalità sociali. Non a caso autorevoli esponenti delle tecnologie sociali si ispirano al paradigma dello “shared value” di Porter e Kramer. Un paradigma che ormai si sta diffondendo a macchia d’olio e con esso il potenziale conflitto con l’imprenditoria sociale non profit. Qualche giorno fa al Meeting mi facevano notare il nuovo pay off di Nestlè: Creating Shared Value – Nutrition, Water, Rural Development. Accusiamo anche loro?
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