Non profit

Assegno sociale: quanto vale e chi può richiederlo

Quale pensione se i versamenti sono minimi

di Elio D'Orazio

Ho appena compiuto sessantacinque anni e, per diverse ragioni indipendenti dalla mia volontà, ho potuto versare solo cinque anni di contributi. Un amico mi ha detto che posso comunque richiedere la pensione sociale. Per prima cosa vorrei capire se questa informazione è esatta e in che cosa consiste la pensione sociale e a quanto ammonta. Nel caso ne avessi veramente diritto, mi piacerebbe sapere anche a chi posso rivolgermi per effettuare tutte le pratiche che sono necessarie e quanto tempo devo aspettare per poterla riscuotere. Paolo C.(Pv.)(e mail) Risponde Elio D?Orazio In prima battuta, devo dirle, purtroppo, che solo cinque anni di contributi versati non servono assolutamente a nulla, non danno diritto, infatti, a nessuna pensione. L?età da lei raggiunta, ovvero sessantacinque anni, offre invece la possibilità di ottenere quella che comunemente viene chiamata ?pensione sociale?. In realtà, dal 1996, questa indennità previdenziale ha un?altra denominazione: ora si chiama, infatti ?assegno sociale?. A tutt?oggi, l?assegno sociale, già comprensivo degli ultimi aumenti, ammonta a un importo di 615.800 lire al mese. Con la corresponsione della tredicesima mensilità, si arriva dunque a un importo annuale di lire 8.005.400. Tutto quello fin qui detto, però, vale a una sola condizione. Il lettore (e quindi chiunque si trovi nella stessa condizione) non deve avere già degli altri redditi, come potrebbero essere, per esempio, una pensione di reversibilità oppure semplicemente una rendita. La casa, come avviene in molti altri casi, invece non fa cumulo, purché si tratti della casa in cui si dimora abitualmente. Le ricordo inoltre che per ottenere l?assegno sociale è necessario, ovviamente, avviare una pratica presso l?Inps – Istituto nazionale della previdenza sociale – rivolgendosi alla sede competente secondo la propria zona di residenza. Poiché l?avvio della pratica comporta sempre una certa qual dose di burocrazia, le consiglio di rivolgersi direttamente agli uffici dei patronati dei sindacati, facilmente reperibili perché diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale. Rivolgendosi a questi sportelli, che sono specializzati proprio nelle pratiche pensionistiche che riguardano i titolari della cosiddetta ?minima? e della pensione sociale, e che si aggiornano quotidianamente sui cambiamenti legislativi, potrà anche avere tutti i ragguagli sulla Legge Bassanini che semplifica alcuni atti amministrativi, facendole risparmiare tra l?altro tempo e denaro.


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