Occupy Carrefour! Succede in Spagna

di Marco Dotti

Si riconoscono nello slogna “por la Renta Básica” (reddito di base, per tutti),  gli attivisti che venerdì scorso hanno preso d’assalto un ipermercato in Estremadura, nel sud-ovest della Spagna. Senza violenza, reclamano il diritto di soddisfare i bisogni primari, anche in assenza di lavoro, di coperture sociali, di denaro. Anche contro la violenza di un sistema sempre più diviso tra megaricchi che sfacciatamente piagnucolano (l’ultima è stata ieri Sabrina Ferilli che ha sfoderato il suo “buon senso” economico dichiarando: «I ricchi pagano troppe tasse») e megapoveri che non hanno più nemmeno lacrime per piangere.

Estremadura: 1.086.373 abitanti, il 2,74% della popolazione spagnola totale, bassa densità (un abitante ogni 25 abitanti per km² contro una media  di 84 per km² nel complesso del Paese. Una disoccupazione da far paura, la crisi che morde e intacca  il cosiddetto “capitale umano” (che brutta espressione!) nei suoi bisogni elementari. 

L’ipermercato preso d’assalto appartiene alla catena Carrefour, è situato a Merida e sono stati toccati solo generi alimentari, in un’azione che per ora è ancora confinata nel simbolico (per vedere il video clicca → qui). (Ma le conseguenze possono essere gravi, come in Italia anche in Spagna la giustizia è estremamente rapida quando si tratta di “furti” negli ipermercati…). Prepariamoci, è solo l’inizio. 


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