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Associazioni familiari: sulla Finanziaria è presto per un giudizio

Per il Forum delle associazioni familiari è ancora presto epr dare un giudizio sulla Finanziaria presentata oggi dal governo alle parti sociali.

di Redazione

“Per esprimere un giudizio compelssivo sulla Finanziaria sarà necesario attendere che vengano definiti gli esatti contorni della manovra”. E’ l’opinione di Luisa Santolini, presidente del Forum della associazioni familiari. La presidente del Forum, all’uscita dall’incontro di questa mattina nel quale il governo ha illustrato la Finanziaria alle parti sociale, ha però aggiunto che: “Non è più ammissibile che venga riconosciuto lo stesso alleggerimento impositivo a un contribuente che vive solo e a quello che ha quattro o cinque persone a carico. La politica familiare o è generalista e indipendente dal reddito, o diventa politica sociale e di lotta alla povertà che cosa pure importante, ma altro rispetto alal politica familiare”. In mattinata, infatti, il governo ha incontrato una delegazione del Forum, presente con le altre parti sociali, all’illustrazione della Legge Finanziaria. Dal governo è arrivata la conferma che dei 21 miliardi di euro della manovra complessiva, 5,5 saranno destinati alla rimodulazione del mecanismo impositivo nel quale sono comprese anche le deduzioni per i familiari a carico, limitate alle famiglie con un reddito inferiore a 25mila euro. Da parte sua il Forum delle associaioni familiari ha ribadito a Berlusconi e ai suoi ministri la necessità di ripartire gli sagravi a seconda del carico familiare e non del reddito del contribuente. Un principio condiviso dal governo, ma per la sua applicazione sono stati previsti alcuni incontri in sede tecnica. Sempre nell’ottica di svincolare gli sgravi dal reddito percepito la delegazione del Forum ha consegnato al presidente del Consiglio dei Ministri le richieste di modifica al testo della legge delega sulla riforma fiscale, all’esame del Senato. Viene chiesto che le nuove deduzioni per i familiari a carico non vengano limitate ai redditi medio-bassi ma vengano estese indistintamente a tutti. Da parte sua il governo ha anche assicurato che non saranno tagliati gli investimenti sui servizi sociali, “questo – ha spiegato Luisa Santolini – se coniugato con la riforma del welfare e con le diverse leggi che dovrebbero istituire o ristrutturare servizi importantissimi come gli asili nido e i consultori, dovrebbe finalmente avvicinarci ai livelli di servizi alla famiglia offerti nel resto d’Europa”.


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